Domenica 5 maggio la rassegna teatrale di Zō Centro Culture Contemporanee di Catania si chiude con lo spettacolo di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti liberamente ispirato all’albo illustrato di Lisa Biggi e Monica Barengo
Cosa c’è di più contemporaneo dei bambini? Non poteva che chiudersi con i più piccoli la stagione 2023-2024 di AltreScene, la rassegna di teatro di Zo Centro culture contemporanee di Catania che domenica 5 maggio, alle 18, porta in scena “Felicia” spettacolo di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti liberamente ispirato all’albo illustrato di Lisa Biggi e Monica Barengo, con Stefania Ventura, trainer Quinzio Quiescenti, marionetta ibrida Giorgia Goldoni, una produzione Quintoequilibrio e Teatro Evento con il sostegno di Spazio Franco Palermo. Lo spettacolo è adatto anche ai bambini di età superiore ai 6 anni.
Una strega va ad abitare al limitare del bosco. Questa è la storia di un problema nel bosco. La strega si chiama Felicia e col suo arrivo rompe l’equilibrio del bosco. Gli animali sono preoccupati, dicono che Felicia entra nel bosco per fare cose strane, per rubare la loro felicità! Dicono che Felicia è una strega brutta, sporca e cattiva, che è pericolosa! Dicono che bisogna fare qualcosa subito per risolvere questo problema! Tutti gli animali sono d’accordo.
Proprio tutti? Tra gli animali c’è un tasso che forse la pensa diversamente, ma crede ai suoi amici e accetta la decisione di tutti: sbarazzarsi della strega! Sarà proprio il tasso a essere catturato da Felicia e ad essere portato in casa sua. Il tasso è terrorizzato, cosa gli succederà? Chiede aiuto ai suoi amici animali, nessuno gli risponde. E’ costretto allora a restare per un po’ con la strega. Restando, di nascosto, osserva Felicia. E mentre osserva, scopre che forse Felicia non è come tutti hanno sempre pensato che fosse. Questa è la storia di un problema che viene affrontato con uno scontro ma che si risolve con un incontro. Un problema che, forse, davvero problema non è…
Lo spettacolo affronta il tema del “diverso/straniero” che arriva in una comunità con tutto il bagaglio di paure, diffidenza e pregiudizi che provoca. In questa storia gli animali del bosco si sentono “invasi” dalla strega e scelgono di “dichiarare guerra” a Felicia, tentando di annientarla. Ma il tasso, entrando in casa della strega avrà la possibilità di vedere da vicino Felicia, di osservarla nella sua intimità. Questo “stare ravvicinato” farà cadere in lui tutti i pregiudizi costruiti nella comunità del bosco. Il tasso scoprirà che Felicia non è pericolosa come tutti hanno sempre pensato, che è una creatura fragile nella sua solitudine, che si muove alla ricerca della sua felicità… come tutti, del resto. In questa storia i concetti di “vittime” e “carnefici” si confondono per poi dissolversi e il pubblico farà lo stesso viaggio di scoperta del tasso.
Dalle note di regia: “L’incontro con il diverso è una tematica universale. La paura e la diffidenza nei confronti di qualcosa o qualcuno che non conosciamo e che sembra differente da noi per cultura, abitudini, aspetto, modo di muoversi, di parlare, di vestirsi, di mangiare, ecc. sembra essere ben radicata come atteggiamento protettivo dell’essere “umano”. In realtà la scoperta e la mescolanza di culture diverse ha da sempre contribuito all’evoluzione umana, creando nuove scoperte e nuovi saperi. Poter parlare ai bambini di questa tematica riteniamo sia prezioso e urgente, in un tempo nel quale le diffidenze e le differenze viste in maniera negativa e denigratoria vengono sempre più alimentate”.
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…