Pubblicato il 18 Aprile 2024
Dopo le manganellate agli studenti a Pisa, qualcosa di simile è successo martedì scorso all’Università La Sapienza di Roma dove gli studenti protestavano contro gli attacchi di Israele a Gaza. Secondo alcuni i poliziotti hanno dovuto usare i manganelli per frenare le intemperanze degli studenti, altri invece hanno accusato gli agenti di avere il manganello troppo “facile”.
Chi ha ragione? Non ha dubbi Vittorio Feltri che durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7 ha detto che “4 manganellate fanno bene al cervello di chi non ce l’ha”.
Le dichiarazioni choc e controverse di Feltri
L’ex direttore di Libero, non nuovo ad uscite a dir poco controverse e discutibili come quando definì il Ramadan una scemenza, ha puntato il dito contro gli studenti che secondo lui, invece di scendere in piazza e protestare, dovrebbero pensare a studiare e lasciare la politica a chi di dovere.
Ha poi definito il manganello “uno strumento didattico”, concetto ribadito anche nella sua rubrica su Radio Libertà. Ha sottolineato che molti agenti sono rimasti feriti, quindi gli studenti a sua detta non sono stati pacifici come hanno lasciato intendere. Ha quindi giustificato la polizia che ha usato il manganello come “strumento didattico” contro gli studenti.
Poi se l’è presa con quelli di sinistra, chiamati “comunistelli italiani”, che attaccano la polizia piuttosto che gli studenti e che sono sempre dalla parte degli islamici. Feltri ha poi detto che avrebbero bisogno di sostegno le donne iraniane, che subiscono violenze in nome di una religione che lui detesta.
Dichiarazioni che hanno ovviamente sollevato un notevole polverone e feroci critiche da parte di chi, indignato, ha detto che le sue parole sono un’inaccettabile giustificazione della violenza e un attacco al diritto di manifestare pacificamente.