Pubblicato il 16 Marzo 2024
Il libro di Vannacci “Il mondo al contrario” uscito qualche mese fa sollevò un vero polverone e, ancora una volta, il generale è al centro di un’aspra polemica che vede coinvolta direttamente la Feltrinelli. Ma cosa c’entra la casa editrice italiana?
Il libro “sabotato” alla Feltrinelli
Il generale ha da poco pubblicato un nuovo libro, “Il coraggio vince”. A quanto pare il libro è in vendita nelle librerie Feltrinelli, ma si troverebbe dietro la cassa o addirittura in magazzino. Chi vuole acquistarlo quindi deve farne esplicita richiesta alla cassa, oppure comprarlo direttamente online.
“Il coraggio vince” è stato pubblicato il 12 marzo da Piemme dopo il tanto discusso “Il mondo al contrario”. Si tratta di un’autobiografia che potrebbe coincidere con l’inizio della sua campagna elettorale, dal momento che da tempo si parla di un possibile ingresso di Vannacci tra le fila della Lega.
Come riferito da Leggo, effettivamente in un negozio della Feltrinelli di viale Eritrea a Roma il libro di Vannacci può essere acquistato, ma solo su esplicita richiesta, e non sembra essere presente tra gli scaffali. La stessa situazione si è verificata anche alla Feltrinelli di via Appia Nuova e a quanto pare si tratta di una scelta aziendale quella di non esporre il libro.
La rabbia del generale Vannacci: “Questa è censura”
Vannacci è molto deluso per la situazione, evidenziando come ciò che viene ritenuto scomodo o comunque non in linea con il pensiero dominante venga censurato, se non fisicamente moralmente. Le parole del generale sono chiaramente rivolte alla Feltrinelli, che a quanto pare per scelta aziendale ha deciso di non esporre il libro, ma di venderlo solo su esplicita richiesta.
Il silenzio della Feltrinelli
L’Adnkronos avrebbe provato a chiedere alla Feltrinelli di rilasciare una dichiarazione, ma non sarebbero stati rilasciati commenti sulla vicenda da parte della casa editrice italiana. La Feltrinelli da un lato garantisce la vendita del libro, ma da un’altra lato ha preferito non esporlo sugli scaffali o nelle vetrine poiché evidentemente esprime valori nei quali non si riconosce.
Non è la prima volta che la Feltrinelli viene coinvolta in polemiche del genere. Lo scorso settembre uscì “La versione di Giorgia” di Alessandro Sallusti, che denunciò il boicottaggio della libreria che non lo espose e che aveva solo 2-3 copie nascoste in un angolo.
Una polemica simile scoppiò nel 2019 quando uscì il libro “Io sono Matteo Salvini” scritto da Chiara Giannini, che si poteva ordinare online ma che non era reperibile tra gli scaffali della Feltrinelli. Anche Salvini in quel caso parlò di censura.