Pubblicato il 24 Settembre 2024
Proprio nel giorno in cui è iniziato il processo contro Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin diventata il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, arriva la notizia dell’ennesimo tragico femminicidio. Teatro dell’atroce delitto è Torino, precisamente il quartiere Barriera di Milano, dove un 48enne tunisino ha accoltellato a sangue freddo l’ex compagna 35enne, ferendola a morte sotto gli occhi inorriditi dei figli minorenni.
Le dinamiche dell’orribile femminicidio
Secondo una prima ricostruzione l’uomo, nonostante il divieto di avvicinamento, stava litigando furiosamente con l’ex moglie e, al culmine del litigio, avrebbe tirato fuori un coltello ferendola gravemente all’altezza del torace.
L’uomo si è dato alla fuga, ma ad inseguirlo è stato proprio il figlio 13enne che ha chiesto ai passanti di fermare il padre. La figlia adolescente, terrorizzata dalla furiosa litigata tra il padre e la madre, si è rifugiata dai vicini e sarebbe stata proprio lei a contattare le forze dell’ordine.
I carabinieri sono intervenuti e hanno bloccato l’uomo a poche centinaia di metri dall’abitazione della donna, dove si è consumata anche l’orribile aggressione. Sono poi sopraggiunti anche i sanitari, che subito hanno capito che le condizioni della donna erano disperate. Portata all’ospedale San Giovanni Bosco dalla Croce Verde di Villastellone, la donna per le gravi ferite è purtroppo deceduta poco dopo. Per l’uomo si sono invece aperte le porte del carcere Lorusso e Cotugno di Torino.