Pubblicato il 7 Settembre 2023
Comincia così il commosso ricordo di Marisa Leo, l’ennesima vittima di un brutale femminicidio.
“È stata strappata alla vita Marisa Leo, responsabile marketing e comunicazione di Colomba Bianca. Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine”, si legge nel post condiviso sui sociale da Cantine Colomba Bianca, l’azienda vinicola di Mazara del Vallo fondata nel 1970.
“Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily. Era attiva contro la violenza di genere. È inesplicabile immaginare una nuova vendemmia senza Lei. Siamo sgomenti. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la perdita che subisce la famiglia di Marisa, di cui ci sentiamo parte integrante anche noi”.
La donna uccisa a Marsala dall’ex compagno Angelo Reina, era originaria di Salemi ma viveva a Marsala, era responsabile marketing della cantina vitivinicola Colomba Bianca, una delle più importanti della Sicilia.
Aveva 39 anni ed era molto conosciuta nell’ambiente enologico siciliano ed italiano: si occupava principalmente di relazioni pubbliche oltre che di marketing aziendale. La sua era una vera e propria passione per il vino che era diventata negli anni il suo lavoro.
Madre di una bambina di pochi anni che ha avuto con l’assassino.
Una relazione difficile quella con l’ex compagno, che già non funzionava da tempo. Entrambi si erano allontanati, oramai vivevano in appartamenti diversi, ma avevano deciso mantenere buoni rapporti proprio per tutelare la figlia.
Apprezzata per il suo impegno nel mondo vitivinicolo, era stata inserita tra le più influenti donne del vino in Sicilia, Aveva partecipato all’ultimo Vinitaly facendo conoscere i vini della cantina, ma era spesso in viaggio tra fiere e cantine.
Angelo Reina, invece, aveva 42 anni.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe attirato la donna in campagna, in contrada Ferla, tra Marsala e Mazara del Vallo, per un incontro chiarificatore sulla gestione della figlia. Le ha sparato tre colpi di pistola.
Poi è fuggito a Castellammare del Golfo e si è ucciso con un colpo di pistola mentre era sul viadotto, dal quale il corpo è poi precipitato.
“La nostra comunità è sconvolta da quanto accaduto – ha detto Domenico Venuti, sindaco di Salemi – non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Salemi”.