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Festa per i 100 anni della signora Anita; la visita dei sindaci di Lenola e Latina

Nata a Lenola nel 1924, ma residente a Latina sin dagli anni 50, per queste ricorrenza è stata visitata dai sindaci dei due comuni

Pubblicato il 15 Febbraio 2024

Questa mattina il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha reso omaggio alla signora Leopolda Anita Grossi in occasione del suo centesimo compleanno. La celebrazione, arricchita dalla presenza delle figlie Loredana e Maria Cristina, nipoti, pronipoti e altri parenti, si è svolta nella casa della signora Grossi, testimoniando il calore e l’affetto della comunità locale nei suoi confronti.

La festa continuerà domenica 18 febbraio nella parrocchia Sacro Cuore di Latina, con un evento speciale che vedrà la partecipazione dell’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, precedentemente parroco nel capoluogo. La signora Anita, figura emblematica nel quartiere Isonzo e nella parrocchia Sacro Cuore, è stata per cinquant’anni un punto di riferimento come catechista, impegno che testimonia la sua dedizione a favore delle attività parrocchiali.

La visita del sindaco Celentano, accompagnata dal consigliere Enzo De Amicis, è stata arricchita dalla presenza di un altro sindaco, Fernando Magnafico di Lenola, che ha voluto personalmente congratularsi con la signora Grossi, esprimendo gli auguri della comunità lenolese alla centenaria, che è originaria di questo piccolo centro collinare.

Nata a Lenola il 15 febbraio 1924, la signora Anita si è trasferita a Latina nel 1958 per seguire il marito Salvatore Ficorella, impiegato alle Poste, e qui ha costruito la sua vita e la sua famiglia. La sua storia è un esempio di radicamento e di contributo attivo alla vita della comunità, caratterizzata da solare altruismo e dedizione ai valori della fede e dell’educazione.

Il sindaco Celentano ha sottolineato come la signora Anita rappresenti un modello di ispirazione per tutta la comunità, per la sua capacità di trasmettere valori positivi alle nuove generazioni. La sua lunga vita, dedicata al servizio degli altri, in particolare dei bambini, ne fa un simbolo di generosità e di impegno civico.