Pubblicato il 6 Settembre 2023
Venerdì 3 settembre era stata organizzata la festa del paese di Cava Manara, in provincia di Pavia, dove però si è verificato un episodio molto sgradevole che dimostra di quanto bisogna lavorare ancora tanto per combattere ignoranza e pregiudizi.
Un 47enne, dopo aver urlato frasi offensive del tipo “lesbiche di m***a vi ammazzo”, si è scagliato contro un gruppo di 4 ragazzine tra i 12 e i 15 anni colpendole con calci e pugni.
L’aggressione alla festa del paese: i fatti
Il brutto episodio è stato denunciato da Davide Podavini, presidente del Coming-Aut LGBTI+ Community Center, che nel comunicato ha spiegato che l’uomo ha prima insultato pesantemente le 4 ragazzine minacciandole di morte, per poi aggredirle fisicamente.
La cosa più triste, come ha sottolineato Podavini, è che le altre persone non sono intervenute ma, al massimo, si sono limitate a riprendere quell’ignobile scena con i loro cellulari.
Solo una donna è intervenuta in difesa delle 4 ragazzine ma, essendo sola, è stata aggredita e picchiata a sua volta dal 47enne. La donna colpita da pugni è caduta a terra e, prima di essere portata al pronto soccorso, ha chiamato le forze dell’ordine e poco dopo è intervenuta la polizia locale.
La solidarietà del Coming-Aut LGBTI+ Community Center
L’episodio ha suscitato grande scalpore e il presidente del Coming-Aut LGBTI+ Community Center ha espresso: “solidarietà alle giovanissime vittime dell’aggressione, che sono state marchiate come lesbiche e in quanto tali considerate meritevoli di manifestazioni d’odio, di violenza fisica e verbale”.
La cosa che maggiormente ha colpito Podavini, oltre ovviamente alla violenza di un’aggressione insensata, è che il tutto si è verificato “ancora una volta di fronte allo sguardo indifferente di chi era presente. E un sentimento di gratitudine per la donna che ha avuto il coraggio di intervenire, a rischio della sua incolumità, per fermare l’attacco. Anche a lei va tutta la nostra solidarietà per la violenza subita”.
Per porre fine a queste barbarie intrise di pregiudizi e discriminazione, secondo Podavini, l’unica cosa da fare è denunciare sempre ogni forma di abuso e di violenza.