« Torna indietro

É il giorno della verità per Filippo Turetta: oggi l’interrogatorio davanti al gip. Importante annuncio della difesa

Pubblicato il 28 Novembre 2023

Filippo Turetta al momento è rinchiuso nel carcere di Montorio a Verona, dove ha ammesso di avere paura, e oggi comparirà davanti al gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni per l’interrogatorio di garanzia previsto verso le 10:00.

Turetta dovrà fornire la sua versione dei fatti, ma potrebbe anche decidere di non rispondere alle domande e di fare delle dichiarazioni spontanee per spiegare cos’è successo.

L’annuncio della difesa

L’avvocato del 22enne, Giuseppe Caruso, ha incontrato ieri pomeriggio il suo assistito e ha annunciato che non farà ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere gli arresti domiciliari.

Caruso potrebbe anche chiedere una perizia psichiatrica sul ragazzo, che potrebbe essere acquisita tramite incidente probatorio. “Le condizioni del ragazzo sono accettabili – ha spiegato l’avvocato – anche se è certamente molto, molto provato”.

Turetta ha anche chiesto di poter incontrare i genitori, cosa che dovrebbe accadere dopo l’interrogatorio di garanzia. Attualmente si trova nell’infermeria psichiatrica del carcere ed è tenuto sotto stretto controllo. Quando i medici lo riterranno opportuno, dovrebbero trasferirlo in una sezione dove sono detenuti uomini che hanno commesso delitti contro le donne.

Le analisi del Ris

I guanti, il coltello, l’auto, i 300 euro in contanti e tutti i reperti ritrovati nella Punto nera del 22enne saranno analizzati dal Ris di Parma alla ricerca di ulteriori elementi che possono fornire maggiori indicazioni. Su Turetta pesa l’accusa di premeditazione che, come ricorda Il Corriere della Sera, potrebbe determinare una condanna all’ergastolo.

Tra i reperti ci sono gli indumenti di Giulia, dei fazzoletti sporchi di sangue e un libro per bambini, “Anche i mostri si lavano i denti”, che forse apparteneva proprio alla ragazza. Gli investigatori puntano non solo a ricostruire cosa ha fatto Turetta durante il rapimento, ma anche prima. Si vuole capire se davvero il 22enne avesse premeditato il rapimento e la successiva uccisione.

“Turetta era uno stalker”

Venerdì ci sarà l’autopsia sul corpo di Giulia, dopodiché la Procura dovrebbe dare il nulla osta alla sepoltura che potrebbe esserci già sabato. Intanto Nicodemo Gentile, avvocato di Elena Cecchettin, ha fatto sapere che l’omicidio di Giulia potrebbe essere aggravato dallo stalking.

Come riportato da Fanpage, l’avvocato ha spiegato che Turetta “ha dimostrato di essere un ‘molestatore assillante‘, il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono ‘fame di possesso’ verso la nostra Giulia”.

Ha inoltre aggiunto che si è trattato di “un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia. Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l’omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria”.