Film di animazione e cortometraggi all’Horcynus Festival

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Dopo l’inaugurazione di ieri con i “Mondi Fragili” di Antonio Catalano insieme ai ragazzi e alle famiglie del recente laboratorio e la proiezione dei primi Bertolucci, è tutto pronto per il secondo giorno di programmazione Horcynus Festival 2020. Futuro, attenzione al territorio ed alle nuove generazioni per la manifestazione che da diciotto anni anima Capo Peloro sullo Stretto di Messina. Ghadaan, in arabo “domani” è il tema dominante di questa edizione partita nel segno della ricerca e del senso di comunità.

Oggi 25 Luglio, il Parco Horcynus Orca accoglierà tanti bambini e ragazzi che trascorreranno l’intera giornata all’interno dei suoi spazi. In linea con l’area progettuale Horcynus Edu Festival, i piccoli ospiti potranno fruire di visite guidate al Museo Macho e si tratterranno fino alle 21 per la visione del film di animazione Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki (Giappone 1988, 86′) presente nella sezione cinema “Arcipelaghi della visione – Horcynus Edu”. “Un’incursione nel cinema per bambini e ragazzi – afferma Franco Jannuzzi – per indagare il rapporto cinema/infanzia e per essere da stimolo alle nuove generazioni”. 

A partire dalle 22:30, in proiezione i corti di Paolo Benvenuti. “Un rapporto consolidato con Paolo che – ricorda Jannuzzi– fa anche parte del nostro comitato scientifico. Averlo con noi è sempre un onore e quest’anno abbiamo pensato di dare spazio alla prima parte della sua produzione artistica, ai cortometraggi e mediometraggi”. Dalle 22.30, in programma Il Balla Balla (Italia 1968, 5’) un corto sperimentale che documenta il pestaggio di un giovane militante per mano delle forze dell’ordine; Del Monte Pisano (Italia 1971, 25’) che rappresenta il declino della cultura rurale a causa del  degrado ambientale e della speculazione edilizia e racconta il lavoro dei contadini tra i monti Pisani; Il Cantamaggio (Italia 1978, 40’) per la regia di Menon e Benvenuti, con Dario Fo, grazie al quale Benvenuti racconta l’esecuzione dei Maggi di Buti, un’antica forma di teatro popolare della Toscana la cui tradizione è andata perduta.

Domani ancora proiezioni di film e documentari, proseguirà l’omaggio ai Bertolucci ed in programma anche la presentazione del libro di poesie “Ossa di Crita” di Massimo Barilla, ed. Mesogea, un reading performativo che coniugherà, in condivisione con in pubblico, versi poetici, musica e azione teatrale. L’ingresso alle attività del Festival è gratuito con prenotazione obbligatoria esclusi 28 e 29 luglio con biglietto al costo di 5€ e obbligo di prenotazione. 

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Redazione Messina

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