Pubblicato il 14 Luglio 2021
Presentato oggi a Palermo, presso la sala “Carmela Petrucci” di Palazzo Ziino, il “Manifesto per l’occupazione femminile a Palermo“. Il documento programmatico, intitolato “Fimmini, Palermo è/e lavoro“. Alla presentazione hanno partecipato: il sindaco Leoluca Orlando, le assessore al Lavoro e alla Parità di Genere, Giovanna Marano, e alla Cittadinanza Solidale, Maria Cinzia Mantegna.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di attivare un tavolo di lavoro che, sulla base del Manifesto, possa impegnarsi in modo serio, unitario e trasversale affinché, la ripartenza dell’economia in città, attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, possa essere una vera opportunità concreta per recuperare il divario occupazionale e ridurre le diseguaglianze di genere.
“Esprimo un apprezzamento speciale per questa iniziativa che promuove un cambio culturale ma soprattutto un importante cambio di paradigma – ha detto il sindaco Orlando – La ripartenza al femminile significa cogliere il senso profondo del cambio dei paradigmi culturali imposti dalla pandemia. Siamo davanti ad un’occasione storica per introdurre elementi innovativi. E potremo realmente riprenderci, dopo la crisi pandemica, solo se abbracceremo il cambiamento. Altrimenti continueranno intollerabili discriminazioni nel campo sociale e nel campo del lavoro”.
“A Palermo, per utilizzare al meglio le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr, – ha aggiunto Giovanna Marano – occorre un grande impegno unitario e trasversale per fare in modo che la transizione digitale e ambientale, i due obiettivi sui quali si concentra il maggiore investimento economico del Piano, possano avere un impatto significativo anche sull’occupazione femminile. E’ indispensabile lavorare insieme perché possano usufruire di questa opportunità tutte coloro che sono orientate verso specializzazioni, master e corsi di formazione relativi a tali indirizzi. Se le donne non riusciranno a intercettare i fondi riservati a due obiettivi fondamentali, guadagnare punti percentuali verso il raggiungimento della parità di genere sarà difficile”.