Nel pomeriggio del 15 marzo, i Carabinieri della Stazione di Scauri hanno concluso un’indagine che ha portato alla denuncia di un uomo, nato nel 1987 e residente ad Albano Laziale (RM), per il reato di simulazione. L’indagato, un operaio incensurato originario di Milano e impiegato da una ditta di gestione di macchinette videopoker, era stato incaricato dei prelievi degli incassi giornalieri.
I fatti contestati risalgono a febbraio, quando l’uomo aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina a mano armata da parte di tre individui mascherati e su moto e scooter, che gli avrebbero sottratto l’incasso giornaliero ammontante a circa 18.400,00 euro. Tuttavia, le indagini condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa e della Stazione di Scauri di Minturno hanno rapidamente evidenziato incongruenze nelle sue dichiarazioni, smascherando la simulazione.
Gli accertamenti effettuati, basati sulle dichiarazioni dell’uomo e sul percorso da lui indicato, non hanno trovato alcun riscontro sulla presunta rapina, rivelando che l’episodio denunciato non si è mai verificato. Si è così scoperto che l’operaio aveva architettato un piano per truffare la propria ditta.
A seguito della scoperta, la ditta ha immediatamente licenziato l’operaio per il suo comportamento scorretto. Non è la prima volta che l’azienda si trova ad affrontare situazioni simili, avendo già registrato in passato casi analoghi di condotte indebite da parte di altri dipendenti.
Questo caso sottolinea l’importanza della veridicità nelle denunce presentate alle forze dell’ordine e mette in luce le gravi conseguenze legali e professionali che possono derivare dalla simulazione di reati. L’operato dei Carabinieri di Scauri dimostra l’efficacia delle indagini volte a preservare l’integrità del sistema giudiziario e a tutelare le aziende dalle truffe interne.
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