I fatti risalgono allo scorso 31 dicembre, quando Paul Iera, un commerciante australiano di 35 anni, ha deciso di inscenare un rapimento per poter passare l’ultima notte dell’anno con la sua amante.
I due, infatti, volevano trascorrere insieme l’ultima notte dell’anno così decisero di escogitare una scusa, quella di un rapimento con richiesta di riscatto. Sicuramente una scelta parecchio strana tra le tante scuse possibile ma alla fine decisero di inviare un sms alla compagna dell’uomo dicendole che non non l’avrebbe rivisto per un po’. Lei, allarmata, non esitò a dare l’allarme alla polizia, che ovviamente avviò le indagini per liberare il presunto ostaggio.
Il tentativo della coppia però fallisce la mattina seguente quando Paul e la compagna vengono fermati e riconosciuti ad un posto di blocco. A quel punto l’uomo cerca ancora di inventare altre scuse dichiarando di essere appena stato liberato da alcuni rapitori di origine mediorientale islamica sperando di scamparla ma, ovviamente, gli agenti hanno voluto approfondire queste sue dichiarazioni scoprendo che erano tutte false, dalla prima all’ultima. LEGGI ANCHE: PANINI DEL MCDONALD’S PER IL PRANZO DI NOZZE. GLI SPOSI: “NON VOLEVAMO SPENDERE UNA FORTUNA”
Per il falso allarme procurato Paul è stato condannato a 200 ore di lavori utili ed al pagamento di una multa da 10 mila dollari. LEGGI ANCHE: UGANDA: UOMO UCCIDE ZANZARE COI SUOI PETI. ASSUNTO DA UNA AZIENDA PER CREARE UN REPELLENTE
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