Una giovane commessa di Pontassieve, impiegata part-time in una gelateria di Firenze, è stata licenziata a causa di numerosi ritardi sul lavoro, otto in quattro mesi, ma la Corte di Firenze ha ritenuto il licenziamento illegittimo. Come riportato dal Corriere Fiorentino, il caso risale al 2022, quando la lavoratrice, trasferita dal punto vendita situato presso la stazione ferroviaria di Firenze a un locale nel centro storico, ha iniziato a registrare diversi ritardi nell’ingresso mattutino.
La causa? I frequenti disservizi della linea ferroviaria che collega Pontassieve a Firenze, una delle tratte più problematiche della Toscana.
La giovane è stata licenziata nel 2022 dall’azienda a causa dei ritardi accumulati, ma i giudici hanno stabilito che la colpa non fosse sua, bensì dovuta ai frequenti disservizi dei treni regionali. La Corte d’Appello di Firenze, confermando la decisione del tribunale di primo grado nel 2023, ha dichiarato illegittimo il licenziamento e ha ordinato il reintegro della lavoratrice, con il pagamento di un risarcimento per i mesi in cui non ha lavorato.
La sentenza evidenzia come l’azienda, trasferendo la dipendente in un punto vendita più distante dalla stazione, l’abbia messa a rischio di ritardi, ulteriormente aumentati dalla scarsa frequenza dei treni.
Nel corso del processo è emerso un altro aspetto rilevante: il trasferimento e il successivo licenziamento sembravano avere un carattere punitivo. Infatti, la giovane aveva chiesto un congedo per motivi di studio al fine di completare il suo primo ciclo universitario, e al suo rientro le era stato imposto il trasferimento in un nuovo punto vendita.
Tuttavia, i giudici hanno stabilito che questi ritardi fossero dovuti esclusivamente ai disservizi ferroviari.
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