Una brutta storia di discriminazione e violazione dei diritti ha avuto luogo a Firenze, dove Daniele, un ragazzo non vedente, è stato lasciato fuori da una piscina poiché non è stato consentito l’accesso al suo cane guida, il fedele Igloo.
Come riportato dal sito Today, il giovane ha raccontato la sua spiacevole avventura: “L’ultimo episodio si è verificato domenica scorsa. Visto il gran caldo avevo piacere di andare in piscina insieme alla mia fidanzata. In realtà non pensavo che fosse un’impresa. La prima che ho chiamato mi ha risposto con tono alterato che i cani non potevano assolutamente entrare senza distinzione alcuna per i cani guida”.
Quanto detto dalla struttura in realtà non è corretto, infatti come recita la legge 37/1974 integrata dalla 60/2006: “Il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa. Al privo della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida”.
Uno scenario che si è ripetuto anche in un’altra struttura dove, benché Daniele avesse spiegato al responsabile che aveva bisogno del cane per spostarsi, l’ingresso gli è stato precluso.
“Anche qua – ha raccontato desolato Daniele – ho spiegato la situazione, ma la risposta, dopo un colloquio col responsabile, è stata che potevo accedere col mio cane guida solo al bar. Inoltre ho più volte specificato che il cane si sarebbe limitato a stare sotto l’ombrellone, di certo non chiedevo di fargli fare il bagno. Solo dopo aver chiamato le forze dell’ordine e tre ore di conversazione mi hanno permesso di accedere”.
Si tratta di un episodio sgradevole, ma purtroppo come ha rivelato Daniele quasi ogni giorno deve fare i conti con situazioni del genere: “Più volte mi è capitata la stessa situazione anche in supermercati o negozi. Per non parlare delle difficoltà che viviamo per la strada. Come le biciclette parcheggiate che ostacolano il cammino non solo di noi vedenti, ma anche di altri disabili in carrozzina. Oltre al fatto che su tram e autobus i posti riservati ai disabili sono sempre occupati da persone alle quali non spetta quel posto”.
Daniele ha quindi provato a spiegare quanto i cani guida, che rappresentano gli occhi per i non vendenti, siano essenziali per chi purtroppo ha perso l’uso della vista: “Fanno un lavoro incredibile che purtroppo molte persone non percepiscono. Penso a ogni giorno quando si ferma con due zampe sopra il gradino per segnalarmelo”.
Nonostante tutto, Daniele riserva belle parole per Firenze: “Reputo che Firenze sia una città meravigliosa, una città dove la democrazia assume un valore tanto importante anche in virtù della sua storia”, ma non lesina critiche piuttosto aspre quando si parla di attenzione verso i non vedenti: “Reputo però inaccettabile che in una città così ‘aperta’, che si è sempre reputata accessibile, e che possiede anche una scuola cani guida sul suo territorio comunale, avvengano nel 2023 questo tipo di violazioni dei diritti”.
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