Nord Ovest flagellato dal maltempo. E ci sono almeno due morti e 24 dispersi oltre a danni a strade, ponti, case, allagamenti e frane. E’ un bollettino di guerra quello che arriva da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Qui un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto a causa del crollo di una pianta che gli è finita addosso durante un intervento di soccorso.
Il bilancio più grave, tuttavia, arriva dal Piemonte dove si registrano una vittima nel Vercellese, un ragazzo di trentasei anni, e 22 dispersi, specialmente concentrati tra le province di Cuneo, Vercelli e Biella secondo quanto detto dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Proprio per sottolineare la drammaticità del momento, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare la sua “vicinanza al territorio”, duramente colpito dal maltempo con danni che secondo il governatore Cirio sono più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994.
In provincia di Vercelli è crollato il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, che passa sopra il fiume Sesia. E un altro ponte è crollato nel piacentino sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia, il ponte Lenzino a circa 80 chilometri da Piacenza.
Tra i danni anche quelli al cimitero di Trappa, frazione di Garessio (Cn), dove molte tombe sono state spazzate via dai fiume esondati. Chiusa per precauzione, per paura dell’esondazione del torrente Dora, l’autostrada A5 Torino-Aosta tra gli svincoli di Quincinetto e Scarmagno.
In Liguria, il fiume Roya ha rotto gli argini ed è esondato a Ventimiglia. Nella regione, la zona più colpita dalle piogge è stata il ponente ligure.
Intanto a Venezia si sono alzate per la prima volta le dighe del Mose per fronteggiare l’acqua alta.
La Protezione Civile ha diffuso una nota nella quale si specifica che una vasta area depressionaria, centrata sulla Francia, convoglia correnti sud-occidentali, umide ed instabili, sulla nostra Penisola. Domani un nuovo impulso associato a questa saccatura interesserà le regioni centro-settentrionali, con precipitazioni diffuse, anche temporalesche e un rinforzo della ventilazione sud-occidentale.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dal primo mattino di domani, domenica 4 ottobre, venti forti, con raffiche di burrasca sud-occidentali su Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Marche. Mareggiate lungo le coste esposte. Dal mattino di domani si prevedono inoltre precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 4 ottobre, allerta arancione su alcuni settori di Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. E’ stata inoltre valutata allerta gialla sull’intero territorio della Valle D’Aosta e dell’Umbria, su parte di Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio oltre che su alcuni bacini di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
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