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Flavio Briatore furioso: “I problemi a Roma non sono la spazzatura e la camorra, ma i fiori del Crazy Pizza!” [VIDEO]

Pubblicato il 3 Ottobre 2024

Qualche giorno fa il Crazy Pizza di Flavio Briatore in via Veneto a Roma ricevette una multa salata per le decorazioni floreali ritenute abusive. La notizia di certo non ha fatto felice Flavio Briatore che, tramite un video su Instagram, ha sfogato la sua rabbia e la sua frustrazione anche perché non sarebbe la prima multa ricevuta per le decorazioni floreali fuori alla pizzeria di via Veneto. Solo negli ultimi due anni l’imprenditore avrebbe accumulato multe per 3.500 euro per le decorazioni floreali fuori al locale.

Lo sfogo di Flavio Briatore: “Sono odiatori seriali, dovete mandarli via a calci”

“Abbiamo capito qual è il vero problema del municipio di Roma: il problema sono i fiori del Crazy Pizza in via Veneto, che fanno parte della nostra immagine” – così ha esordito Briatore nel suo video su Instagram, prendendosela con il Municipio di Roma per il trattamento ricevuto e per le multe continue al suo locale in via Veneto.

@iltempoquotidiano 📌 “Via a calci nel sedere”, Fravio Briatore a valanga sul municipio: “Fa la guerra a Crazy Pizza in Via Veneto, sono odiatori sociali”. #iltempoquotidiano #briatore #crazypizza #viaveneto ♬ suono originale – Il Tempo

I fiori, che Briatore ritiene un segno di eleganza e di bellezza, sarebbero visti dal Comune di Roma come un segno di degrado, secondo l’interpretazione dell’imprenditore. Ha poi ironicamente sottolineato che, per il Comune di Roma, la spazzatura che si trova in ogni angolo della città sarebbe invece un segno di eleganza e di bellezza. Poi inizia il “j’accuse” di Briatore: “Per loro vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ‘ndrangheta, ma le luci non le puoi mettere, le sedie non le puoi mettere, non puoi mangiar fuori, in via Veneto non puoi far nulla” – ha detto Briatore.

Infine, rivolgendosi ai suoi follower e in generale ai cittadini di Roma, li ha invitati a “mandar via a calci nel sedere” quelli che lui definisce “odiatori seriali” perché “è gente che non serve e nulla”.