Pubblicato il 16 Ottobre 2024
Flavio Briatore, dopo aver litigato con il Municipio di Roma per le multe agli addobbi floreali ritenuti abusivi fuori al Crazy Pizza, sta per piazzare un altro importante colpo nel campo dell’imprenditoria: vendere lo storico locale Twiga a Marina di Pietrasanta, in Versilia. Sarebbero almeno tre i potenziali acquirenti: due fondi internazionali e uno, quello in pole position, è Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica e chief strategic officer di EssiLux già molto attivo nel mondo della ristorazione.
Leonardo Del Vecchio pronto a mettere le mani sul Twiga
Come riportato da Il Giornale, Del Vecchio sarebbe fortemente interessato ad acquistare il Twiga e per il momento non sono arrivate smentite dall’entourage di Briatore. L’imprenditore piemontese, attuale executive advisor di Alpine, si sta concentrando sulla Formula 1 in questi mesi e vorrebbe sgravarsi di alcuni impegni legati all’imprenditoria. Sta quindi considerando seriamente l’idea di vendere il Twiga, che consentirebbe a Del Vecchio di consacrarsi come uno dei più grandi imprenditori italiani nel settore del lusso. Il Twiga è infatti un’icona del mondo glamour italiano e ospita eventi, dj-set e spettacoli esclusivi per un pubblico vip.
L’espansione del brand Twiga
Il Twiga, dopo la prima sede in Versilia, ha aperto altri locali a Montecarlo, Londra e Baia Benjamin, a Ventimiglia. Come detto Briatore vorrebbe concentrare le sue forze sulla Formula 1 e sta pensando seriamente di vendere una delle sue creature più “remunerative”. Il locale della Versilia, pur restando aperto solo 125 giorni all’anno, fattura qualcosa come oltre 9 milioni di euro.
La Triple Sea Food di Del Vecchio, che ha un progetto economico molto solido e che punta alla scoperta dell’eccellenza culinaria italiana, sarebbe fortemente interessata all’acquisto. Tra l’altro Del Vecchio, che è diventato amico di Briatore, conosce già perfettamente i suoi locali avendoli frequentati spesso.
Il Twiga è pronto a diventare un progetto dal respiro sempre più internazionale e nel 2025 sbarcherà a New York, Miami e Las Vegas. Nella trattativa però non dovrebbero rientrare le quote di Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno del ministro Daniela Santanché, che possiede il 33% del Twiga di Pietrasanta e che al momento non sembra intenzionato a cedere.