Cronaca

Maltempo a Foggia, ritrovato morto il pompiere disperso mentre salvava altre vite

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Nella serata di ieri, martedì 18 settembre, una violentissima bomba d’acqua si è abbattuta su Foggia, provocando purtroppo la morte di un uomo, Antonio Ciccorelli, vigile del fuoco morto in servizio mentre stava cercando di salvare altre vite umane. Durante le operazioni di salvataggio l’uomo è stato travolto dall’acqua e solo dopo lunghe e affannose ricerche durate tutta la notte è stato ritrovato il corpo ormai senza vita.

Pompiere travolto dall’acqua

Ciccorelli era intervenuto insieme ad altri collegi sulla Strada provinciale 30, tra San Severo e Torre Maggiore, per soccorrere alcuni automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto ormai sommerse dall’acqua. Anche il pompiere però è rimasto bloccato nel fuoristrada e non è riuscito a scappare. Con lui c’era un collega, che in extremis si è messo in salvo e che è stato trasportato in ospedale a San Severo, e ha dato l’allarme quando non ha visto più Ciccorelli.

I colleghi hanno avviato le ricerche, anche con l’aiuto del nucleo fluviale, che si sono concluse tragicamente in un canale che costeggia la Statale 89 tra San Severo e Apricena, dove è stato ritrovato il corpo senza vita del 59enne nelle prime ore della mattina di mercoledì 18 settembre.

Chi era Antonio Ciccorelli

Ciccorelli era un caporeparto e faceva parte del gruppo dei Vigili del Fuoco di Foggia. Insieme ad altri colleghi era intervenuto per soccorrere i cittadini rimasti bloccati nelle loro auto dopo la bomba d’acqua che ha invaso strade, sottopassaggi, box e scantinati. 25 i pompieri intervenuti per salvare gli automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto, compreso Ciccorelli che era a bordo di un fuoristrada con un collega.

Sotto choc i colleghi del pompiere, che a breve avrebbe compiuto 60 anni e che ormai era prossimo alla pensione. I sindacati hanno voluto tributare l’ultimo saluto ad un pompiere che ha dato la vita per salvare altre vite umane, morendo da eroe, con le seguenti parole: “Ad Antonio va il nostro ringraziamento incondizionato. Morire per portare in salvo altre vite rappresenta un gesto di altruismo e dedizione di grande valore”.

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Francesco Ferrara

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