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Foggia

Foggia, ancora aggressioni al Policlinico: calci e pugni a tre infermieri

Pubblicato il 9 Settembre 2024

Mentre fa discutere il “daspo sanitario” proposto dal senatore di FdI, Ignazio Zullo con un disegno di legge, il personale sanitario del Policlinico di Foggia è stato vittima di un’altra aggressione.

In pochi, medici e infermieri hanno subito le criminali azioni di pazienti e dei loro parenti.

L’episodio più recente si è verificato la scorsa notte, quando un 18enne ha colpito con calci e pugni tre infermieri nel pronto soccorso dove si era recato per uno stato d’ansia.

E’ stato necessario l’intervento deciso dei carabinieri per bloccarlo, per poi arrestarlo e trasferirlo in carcere.

Adesso dovrà rispondere di lesioni a personale esercente la professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale. 

Mercoledì scorso nel reparto di chirurgia toracica dello stesso ospedale i parenti della 23enne Natascha, morta durante un intervento, hanno aggredito il personale sanitario che è stato costretto a rifugiarsi in alcune stanze del nosocomio.

Il personale sanitario, dopo l’escalation delle aggressioni in Puglia, ha proclamato lo stato di agitazione e il 16 settembre a Foggia terrà una manifestazione unitaria promossa dai sindacati di categoria.

Dopo Anaao Assomed e Cimo Fesmed, ha annunciato la partecipazione anche il Sindacato dei medici di Puglia.

Di recente è stato proprio il presidente nazionale dello Smi, Ludovico Abbaticchio, a chiedere il porto d’armi per il personale medico affinché possa difendersi.

Una provocazione arrivata dopo le aggressioni a due dottoresse impegnate in servizi di guardia medica, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra: la prima in provincia di Taranto, la seconda in Salento.

Entrambe si sono poi dimesse.