Un’altra terribile storia di violenza tra minori arriva da Seregno, in provincia di Monza e Brianza, dove un ragazzino di 14 anni è stato spinto verso un treno in corsa da due coetanei per un’assurda questione di gelosia.
A quanto pare è stata proprio la gelosia alla base dell’assurda aggressione di due 15enni, uno di Seregno e l’altro di Desio, nei confronti di un coetaneo. Secondo le ricostruzioni il ragazzino di Seregno era stato lasciato dalla ragazzina, che nel frattempo era diventata amica del ragazzo poi spinto sotto il treno col quale si mandava dei messaggini.
Il 15enne da due giorni mandava al 14enne messaggi di minaccia e ha poi deciso di metterle in pratica. Così, insieme all’amico, ha raggiunto il 14enne alla fermata di Seregno cominciandolo a minacciare.
Il 14enne, impaurito, si è allontanato verso la banchina del binario 2 in attesa che arrivasse il treno. I due però lo hanno seguito e, quando è arrivato il treno, lo hanno spinto sui binari facendolo incastrare tra la banchina e le ruote della carrozza.
La madre del ragazzino investito dal treno, una 41enne di origini romene, ha raccontato la terribile esperienza vissuta: “Erano due giorni che quel tipo di Seregno mandava messaggi di minacce perché una ragazzina l’aveva lasciato ed era amica da pochi giorni di mio figlio”.
Dopo molto tempo dalla fine della scuola il ragazzino ancora non tornava e quindi la mamma si è preoccupata: “Alle 15:30 non era arrivato a casa. Al cellulare non rispondeva, ero disperata. Poi i carabinieri bussano alla porta e dicono: ‘Signora suo figlio è stato spinto, deve venire con noi'”.
Il ragazzino investito nel frattempo era stato portato all’ospedale San Gerardo di Monza e, quando il medico le ha chiesto se fosse la mamma, la donna è svenuta.
Come ha rivelato la donna a Il Giorno, il ragazzo ha perso per ore la memoria, ha avuto 10 punti dietro la testa e non riesce più a muovere la gamba. Adesso è stato riportato a casa con una prognosi di 2 mesi.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza e le pattuglie della Polizia Ferroviaria di Monza, visionando le videocamere di sorveglianza e ascoltando vari testimoni, hanno facilmente individuato i due aggressori che ora rischiano grosso.
Entrambi si trovano rinchiusi nel carcere minorile di Torino e su di loro grava la pesantissima accusa di tentato omicidio.
“Ma vi rendete conto? – ha dichiarato straziata dal dolore la madre – mio figlio a soli 14 anni ha rischiato di morire per una ragazzina, per un 15enne geloso del mio bambino. Spero che le forze dell’ordine mettano questi due ragazzi in carcere. Nessuna mamma deve passare quello che provo io”.
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