Tutti gli atti sono stati annullati. Il forno crematorio di Gaeta non verrà costruito.
Lo ha deciso il Tar di Latina accogliendo il ricorso presentato dalla proprietaria di un terreno confinante con quello in cui doveva sorgere l’impianto.
Alla base della decisione la norma, ricordata dall’avvocato della ricorrente, secondo la quale i forni crematori devono essere costruiti entro i recinti dei cimiteri e ne è assolutamente vietata la realizzazione all’esterno degli stessi: sarebbe stato proprio questo il caso dell’impianto in località Sant’Angelo a cui aveva dato l’ok, il 17 dicembre 2019, il consiglio comunale gaetano. Una norma che avrebbero dovuto conoscere, detto per inciso, anche i tecnici del comune di Gaeta prima di avviare questo iter…
Il ricorso al Tera di latina, presentato dalla donna, ha avuto il sostegno anche del Comune di Itri (l’impinato sarebbe sorto praticamente al confine tra i due comuni), dal Comitato Monte Bucefalo, dal Comitato San Martino e dall’Associazione del Quartiere Sant’Angelo di Gaeta.
In effetti l’area in questione, da ormai 50 anni, ha la destinazione ad area cimiteriale. Proprio li sarebbe dovuto sorgete il nuovo camposanto di Gaeta, ma l’opera non è mai stata realizzata.
Il Comune di Gaeta è stato anche condannato a pagare tremila euro di spese e competenze del giudizio.
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