Doveva parlare di violenza sulle donne, ma spuntano sue foto nuda: influencer respinta dalle scuole

Influencer, ex modella e attivista contro la violenza di genere, Stefania Secci era stata invitata a parlare del tema in due scuole torinesi, l’istituto Vittone di Chieri e la scuola media di Pino Torinese. Tuttavia i due incontri sono stati annullati, poiché sul web sarebbero comparse alcune foto che ritraggono la ragazza nuda su un sito spagnolo a pagamento. La dirigente dell’istituto superiore Vittone di Chieri ha liquidato la vicenda con un breve e scarno comunicato, spiegando che l’incontro previsto il 25 novembre non si terrà in seguito alle informazioni che l’istituto ha acquisito sulla signora Secci che potrebbero avere ricadute negative didattiche e/o educative sugli studenti.

La replica dell’influencer: “Un’occasione persa…”

Stefania Secci si è detta amareggiata e triste in un’intervista a La Stampa, ritenendo che quanto successo sia stata un’occasione persa per la battaglia contro la violenza sulle donne. Si è difesa sostenendo che quelle foto risalgono a tanti anni fa, quando faceva la modella, e comunque si tratta di foto artistiche che non hanno nulla a che fare con la pornografia.

Pur ammettendo di aver firmato delle liberatorie sulle foto quando lavorava come modella, non ha mai dato il permesso di usarle su un sito a pagamento. In ogni caso ha detto che ognuno deve essere giudicato per i valori che porta, non per come si veste o si sveste.

La Secci quest’anno ha dato il suo contributo per far arrestare un fotografo di Alba accusato di violenza sulle modelle e per questo motivo ha ricevuto un premio in Campidoglio. “Poi basta che venga fuori una mia foto a seno nudo e io non sono più ritenuta idonea a parlare di violenza contro le donne. Assurdo. Non mi era mai successo” – ha tuonato la modella, la quale ha anche ricordato che con la sua associazione aiuta le donne in codice rosso e fornisce tutto il supporto necessario per convincerle a denunciare.

“Nonostante questo – ha detto delusa e amareggiata – mi ritrovo vittima di una campagna diffamatoria e di una discriminazione di genere in quanto donna”. La Secci si sente discriminata per il suo passato di modella, che a suo modo di vedere non deve comunque renderla meno credibile quando parla di violenza sulle donne. Ha concluso ribadendo che le foto sono state diffuse a sua insaputa, promettendo azioni legali contro i responsabili.