Un certosino lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino ha permesso di scoprire un terrificante giro online di foto e video hot di bambini e minorenni. Il “mercato” era organizzato su un canale Telegram, dove per accedere erano sufficienti 25 euro.
In totale gli agenti hanno eseguito 12 decreti di perquisizione e sono state denunciate altrettante persone, 4 delle quali minorenni, per “detenzione e diffusione di contenuti realizzati mediante lo sfruttamento di minori di 18 anni”.
Sono stati sequestrati migliaia di file e all’operazione, denominata “Area pedonale”, hanno partecipato gli agenti della Polizia Postale di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto.
L’indagine sotto copertura è nata proprio per contrastare il fenomeno della diffusione di materiale pedopornografico online, dove vengono utilizzati canali sempre più difficili da scovare e da individuare poiché garantiscono l’anonimato dei partecipanti.
Gli operatori, fingendosi anche loro pedofili, sono entrati in contatto con gli altri utenti che dichiaravano tranquillamente di essere in possesso di materiale pedopornografico da scambiare.
Gli investigatori, dopo aver conquistato la fiducia dei partecipanti, sono risaliti alle tracce informatiche che hanno consentito la loro individuazione e in particolare quella dell’amministratore del canale, dove si poteva reperire materiale pedopornografico alla modica cifra di 25 euro.
L’uomo è stato arrestato in Calabria per commercio di materiale pedopornografico aggravato dall’utilizzo di strumenti finalizzati a impedirne l’identificazione. Sono inoltre stati sequestrati diversi supporti informatici, carte di credito e un portafogli elettronico.
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