Il 18enne stava camminando insieme a un amico sul marciapiede, quando l’auto guidata dalla 24enne è uscita fuori strada, travolgendolo e schiacciandolo a morte contro il muro di un edificio. Per Francesco, figlio di due giornalisti, non c’è stato nulla da fare, mentre l’amico è rimasto ferito.
La ragazza, giudicata in rito abbreviato, è accusata di omicidio stradale aggravato perché era alla guida con un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito.
Il giudice ha optato per una condanna a 5 anni di reclusione, mentre il pm di Roma Erminio Amelio oggi aveva chiesto una condanna a 4 anni e mezzo.
Con la sentenza di oggi, il gup ha disposto anche provvisionali per 800 mila euro per la famiglia Valdiserri, parte civile nel processo, assistita dagli avvocati Cesare Placanica e Federica Melone: 300 mila euro per il padre, 300 mila euro per la madre e 200 mila per la sorella della vittima.
Durante la ricostruzione dell’incidente, la consulenza dell’esperto aveva confermato quello che i vigili urbani avevano riscontrato all’indomani della tragedia.
La giovane alla guida della vettura e il suo amico avevano bevuto. La ragazza, inoltre, viaggiava ad almeno 80 chilometri all’ora.
Oltre il doppio della velocità consentita su quel tratto di strada, a 30 km/h, come hanno avuto modo di rilevare gli agenti della polizia locale del gruppo Marconi dopo il sinistro mortale.
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