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Francia

Francia e Italia, è di nuovo scontro. Tajani: “Non andrò a Parigi”

Pubblicato il 4 Maggio 2023

Il ministro dell’Interno francese attacca la gestione del governo Meloni sui migranti e Tajani cancella la visita a Parigi in programma oggi. Un altro incidente diplomatico in corso tra Italia e Francia, ancora sul tema migranti. 

Pochi giorni fa il governo francese aveva annunciato che avrebbe schierato 150 gendarmi e militari alla frontiera con l’Italia, proprio per rafforzare i controlli per i passaggi illegali dei migranti. Oggi, l’intervista di Gerald Darmanin a Rmc ha fatto detonare la crisi diplomatica tra i due Paesi. E nel frattempo, il cosiddetto “Dl Cutro” è legge e cambia il Testo unico sull’immigrazione.

Gerald Darmanin è il ministro dell’Interno francese e oggi ha attaccato Giorgia Meloni per la sua gestione delle politiche sull’immigrazione. “Meloni, alla guida del governo di estrema destra scelto dagli amici della Le Pen, è incapace di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta”, ha dichiarato il ministro durante il programma “Les grandes gueules” rispondendo a Jordan Bardella, braccio destro di Le Pen e attuale presidente del Rassemblement National, andato ieri a visitare i posti di frontiera tra Mentone e Ventimiglia. 

“Sì, c’è un afflusso di migranti e soprattutto di minori” nel sud della Francia, ha proseguito Darmanin, puntando il dito contro l’Italia: “La verità è che in Tunisia c’è una situazione politica che porta soprattutto molti bambini a risalire attraverso l’Italia e che l’Italia è incapace di gestire questa pressione migratoria”, ha insistito.

“Meloni, come Le Pen, è stata eletta dicendo ‘vedrete questo, vedrete quello’ e poi quello che vediamo è che (l’immigrazione, ndr) non si ferma e sta crescendo”, ha continuato Darmanin, sostenendo che l’Italia è alle prese con “una gravissima crisi migratoria”.

Il governo di Emmanuel Macron teme dunque che i migranti arrivati sulle coste italiane possano risalire la penisola per poi passare il confine per raggiungere la Francia. L’Eliseo ha dovuto rimandare l’approvazione della nuova legge sull’immigrazione perché non dispone dei numeri sufficienti in Parlamento. 

“Non andrò a Parigi per il previsto incontro con la ministra Catherine Colonna. Le offese al governo e all’Italia pronunciate del ministro Gerald Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, affida al suo profilo Twitter la scelta di cancellare il suo viaggio in Francia dopo le accuse mosse dal ministro dell’Interno di Parigi al governo Meloni sulla gestione dei migranti.

Tajani era atteso a Parigi per incontrare la ministra Catherine Colonna, nel primo bilaterale in Francia da quando sei mesi fa è arrivato alla guida della Farnesina. Dopo la crisi diplomatica del novembre scorso per il caso della mave Ong Ocean Viking, i rapporti tra i governi di Roma e Parigi si erano decisamente distesi: proprio Darmanin aveva ricevuto il suo omologo a Parigi, Mario Piantedosi, e oltre alla visita di Tajani, c’è in programma una missione congiunta dei due ministri proprio a Tunisi.

Il tema migratorio è “un problema che deve essere trattato da tutti gli Stati membri, tenendo presente che potremo avere successo ed essere efficaci solo attraverso la concertazione e un dialogo sereno”. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri francese, diffusa dopo le polemiche sollevate dalle parole del ministro dell’Interno Gerard Darmanin, a seguito delle quali il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annullato la sua visita a Parigi dove avrebbe dovuto incontrare la collega Catherine Colonna.

“La relazione tra Francia e Italia si basa sul rispetto reciproco, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti. Questo è lo spirito del Trattato del Quirinale – si legge nella nota – È anche in uno spirito di solidarietà che il governo francese desidera lavorare con l’Italia per affrontare la sfida comune che rappresenta il rapido aumento dei flussi migratori, in particolare proveniente dal Mediterraneo centrale”.

Secondo il Quai d’Orsay, “la dimensione esterna della migrazione, che implica tra l’altro uno stretto rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine o di transito dei migranti, è uno dei pilastri della strategia europea ed è oggetto di scambi tra i governi francese e italiano, in particolare tra i due ministri degli Affari esteri”.

Lotta agli scafisti, deroghe alla normativa al decreto flussi, modifiche alla durata dei permessi per lavoro, potenziamento tecnico-logistico del sistema di prima accoglienza e dei controlli di frontiera e modifiche al sistema di accoglienza, gestione dei centri per migranti e, infine, la ‘discussa’ stretta sulla protezione speciale. Sono le principali novita’ che modificano il Testo unico sull’immigrazione, introdotte dal decreto Migranti, meglio noto come ‘decreto Cutro’ per il Consiglio dei ministri che si e’ svolto nella cittadina dopo il tragico naufragio davanti alle coste della Calabria. Con il via libera defintiivo della Camera il provvedimento viene convertito in legge