Pubblicato il 4 Settembre 2024
Cause del decesso dell’avvocato Giorgio Pompei: l’autopsia conferma l’asfissia
L’autopsia effettuata sul corpo dell’avvocato Giorgio Pompei, deceduto nel terribile rogo che ha distrutto il suo appartamento nel centro di Terracina, ha chiarito le cause del decesso. Il medico legale Enrico Tripodi ha escluso le ustioni come causa della morte, stabilendo invece che Pompei è morto per asfissia. L’esame autoptico ha rilevato danni gravissimi alla trachea e alle vie respiratorie, compromesse dai fumi tossici e dai gas sprigionati dal devastante incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.
Tentativo di fuga e ultimo dialogo
Pompei aveva tentato di sfuggire al fuoco cercando rifugio sul piccolo balcone del suo appartamento al terzo piano. Tuttavia, sembra che, prima di uscire, abbia già inalato una notevole quantità di fumo, che ha compromesso ulteriormente la sua capacità di scappare. Giunto sul balcone, era ancora cosciente e ha potuto parlare brevemente con parenti e amici accorsi sul posto dopo l’allarme lanciato da una vicina. Poco dopo, però, Giorgio Pompei si è accasciato e non ha più ripreso conoscenza.
Funerali e omaggi
Oggi pomeriggio alle 16:30, presso la chiesa del Santissimo Salvatore, a pochi passi dalla casa dove è avvenuta la tragedia, si svolgeranno i funerali di Giorgio Pompei. Descritto da tutti come una persona gentile e altruista, Pompei non era sposato e non aveva figli. Lascia una sorella e due nipoti. La comunità di Terracina ha reagito con profonda incredulità e dolore alla notizia della sua scomparsa, ricordandolo come un uomo sempre disponibile ad aiutare il prossimo. «Era una persona eccezionale – racconta una cugina – sempre pronto a fornire assistenza legale a chi era in difficoltà, spesso senza chiedere nulla in cambio».
Indagini in corso
Le indagini dei carabinieri proseguono per determinare l’origine delle fiamme. L’ipotesi più probabile al momento è quella di un cortocircuito che ha scatenato il devastante incendio. Si presume che Pompei stesse dormendo al momento dell’incendio e si sia accorto del pericolo troppo tardi per riuscire a mettersi in salvo.