Fa ancora discutere l’orribile vicenda del gattino ucciso a calci in pieno centro storico a Lecce nel pomeriggio di domenica. Ieri è stato preso e fermato il suo assassino, uno sloveno senza fissa dimora di 50 anno che, senza logica e senza nessuna pietà, si è macchiato di un gesto ignobile che ha lasciato senza parola e nello sdegno più totale i cittadini del capoluogo salentino e di tutti i paesi limitrofi. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso le torture subite da “Pero”, il povero gattino che era stato adottato dai cittadini della zona ed è stato massacrato e lasciato morire sulla strada per due minuti e mezzo. Dopo circa 48 ore dall’orribile vicenda molti non si danno ancora pace e piangono la scomparsa di Pero, ma soprattutto le pene che ha dovuto passare in quei terribili istanti. Gli animalisti sono sul piede di guerra e chiedono una pena esemplare per il killer del gattino ucciso a calci in pieno centro storico. Carla Ricci, Presidente nazionale Enpa, si dice ancora sconvolta dalla violenza e dalla crudeltà riversata verso quella povera anima indifesa e annuncia di aver presentato denuncia tramite il proprio ufficio legale.
Le fa eco Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che annuncia di aver presentato una denuncia nei confronti dello sloveno senza fissa dimora responsabile del gattino ucciso a calci in pieno centro storico: “E’ assurdo che possa restare a piede libero una persona che uccide a calci e bastonate un gatto con una violenza inaudita – si legge nella nota stampa che annuncia la denuncia – quel gatto dormiva semplicemente sotto una macchina, e questo criminale lo avrebbe ucciso a bastonate. Un gatto che tra l’altro non aveva nessuna possibilità di fuggire in quanto aveva problemi motori. E’ una vergogna che non può finire semplicemente con una indignazione generale e con una multa per il senzatetto sloveno autore di questo crimine e per questo lAidaa ha deciso di presentare una denuncia e ci auguriamo che il sindaco di questa bella città pugliese lo faccia a sua volta cosi come tutte le associazioni locali e nazionali. E’ il momento di dare un segnale forte, contro questi crimini, di metterci tutti insieme per dire basta alla uccisione inutile di animali. Qui è toccato a un gatto ma altrove in ogni momento della giornata tocca ad altri cani ed altri gatti e spesso si tende a giustificare le persone che commettono questi reati in base alle loro problematiche vere o presunte di natura psichica, o si dice che commettono questi fatti sotto effetti di droga ed alcol. Per loro nessuna pietà, basta, e basta anche ai tentativi di chi specula attorno a queste vicende usando la questione per chiedere soldi con la scusa di fare denunce. Questi personaggi, immondizia del mondo animalista, sono peggio di tutti gli altri e per certi versi peggio dell’assassino criminale del povero gattino ucciso a calci. Alziamo la testa e denunciamo. Noi lo facciamo e siamo certi che lo faranno anche tutti gli altri, autorità, cittadini e associazioni. Tutti insieme chiediamo giustizia per questo gattino ucciso a calci e per tutti gli altri morti sotto i colpi dei criminali poi impuniti. Per loro, per tutti loro chiediamo giustizia ad alta voce”.
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