Pubblicato il 29 Febbraio 2024
Sono giorni caldissimi nella striscia di Gaza, dove Hamas sta riflettendo sulla proposta di cessate il fuoco di Israele. Ultimamente però ci sono stati gravissimi disordini che stanno rischiando di far saltare definitivamente il tavolo delle trattative.
Gli scontri durante la distribuzione degli aiuti umanitari
Nelle ultime ore a Gaza sono stati inviati aiuti umanitari e centinaia di palestinesi hanno letteralmente preso d’assalto i camion, nel tentativo di fermarli e di deviarli. Proprio per motivi di sicurezza le Nazioni Unite erano state costrette a sospendere la distribuzione.
I militari israeliani avrebbero dunque sparato colpi di avvertimento per disperdere la folla, ma a quanto pare non sarebbero serviti a nulla, e si è scatenato il caos tra gente che scappava e gente che veniva calpestata. I soldati avrebbero dunque sparato “quando si sono sentiti in pericolo, perché circondati”.
Secondo il ministero della Sanità controllato da Hamas ci sarebbero oltre 100 morti e 240 feriti. Le fonti palestinesi avevano parlato anche di un bombardamento con l’artiglieria, notizia smentita da Tsahal.
L’allarme dei diplomatici americani
Alla luce della delicatissima situazione i diplomatici americani avevano lanciato l’allarme: “Quelle aree si stanno trasformando in Mogadiscio”. La Casa Bianca ha chiesto agli israeliani di non colpire i poliziotti di Hamas che partecipano alla distribuzione degli aiuti. Tuttavia, come riferito, gli stessi fondamentalisti fanno razzia dai depositi destinati alla popolazione.
Intanto Yoav Gallant, ministro della Difesa israeliano, ha proposto un piano per armare i clan locali non affiliati ai jihadisti per affidare a loro il controllo del territorio e la distribuzione dei beni.