Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
Il porto di Livorno è da sempre uno dei principali asset economico-turistici della provincia e non solo; e da sempre la Guardia di Finanza tiene alta l’attenzione per la vigilanza delle merci, degli operatori, dei passeggeri e dei veicoli che vi transitano, sia per assicurare il rispetto delle disposizioni economico-finanziarie sia, contestualmente, la sicurezza e tutela di chi vi lavora, dei cittadini e dei turisti.
Dall’inizio dell’anno sono già stati centinaia i controlli e le perquisizioni che hanno portato al rinvenimento di stupefacenti ed altri materiali e generi irregolari. Fra i tanti servizi, si evidenzia stavolta un sequestro un po’ particolare: ben 82 telefoni cellulari, nuovi e confezionati, che stavano per uscire in contrabbando dal porto per poi essere evidentemente smerciati in maniera irregolare sul territorio.
Impiegata in un cosiddetto servizio di “retrovalico”, una pattuglia di finanzieri del Gruppo Livorno ha individuato un taxi che si apprestava ad uscire dal porto con a bordo due soggetti, nei pressi e in contemporanea all’arrivo di una nave cargo straniera; peraltro il veicolo appariva alquanto appesantito, particolare che non sfuggiva all’occhio “allenato” dei militari.
La pattuglia pertanto fermava poco fuori dal porto il taxi, provvedendo ad identificare sia il conducente che i due soggetti a bordo, risultati essere marittimi bulgari imbarcati proprio a bordo della nave straniera. Questi ultimi evidenziavano subito segni di nervosismo talché i finanzieri decidevano, in piena sicurezza anche per lo stesso tassista e gli altri utenti della strada, di approfondire il controllo dei bagagli. Dall’ispezione di una valigia, riconducibile ad uno dei due bulgari, emergeva come all’interno, dopo alcuni strati di abiti, vi fossero ben 82 telefoni cellulari nuovi e confezionati, ultimi modelli di Samsung e Motorola (valore complessivo sul mercato superiore ai 20.000 euro).
In assenza di giustificazioni circa provenienza e destinazione degli smartphone, privi peraltro di qualsiasi tipo di documentazione di accompagnamento, il marittimo è stato denunciato per contrabbando, sanzionato amministrativamente e tutta la merce è stata sequestrata.
Questa attività, tra le tante svolte quotidianamente nel porto dalle Fiamme Gialle, evidenzia la grande varietà di traffici illeciti che posso essere sviluppati nelle zone portuali, stavolta in danno dell’Erario ma anche degli operatori commerciali di telefonia in regola; ma testimonia anche la costante presenza della Guardia di Finanza, che intensificherà ulteriormente la sua azione di vigilanza sul porto labronico.
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