Pubblicato il 12 Marzo 2021
L’uomo deve espiare la pena residua di quattro anni, sette mesi e ventidue giorni di reclusione per reati commessi a Gela dal 2002 al 2009.
Ieri, i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di pubblica sicurezza hanno arrestato Sandro Missuto, 42enne residente a Gela, in esecuzione al provvedimento di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Caltanissetta.
L’uomo è stato condannato a cinque anni, un mese e dieci giorni di reclusione dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, in riforma alla sentenza del Tribunale di Gela, per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione, commessi a Gela dal 2002 al 2009. Inoltre è stato condannato al pagamento della pena pecuniaria di 2.200 euro e alle pene accessorie dell’interdizione legale e dei pubblici uffici.
Con la sentenza di condanna è stata applicata anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni.
Sandro Missuto, avendo già sofferto un periodo di carcerazione preventiva di cinque mesi e diciotto giorni, dovrà espiare la pena residua a quattro anni, sette mesi e ventidue giorni di reclusione. La condanna della Corte d’Appello è divenuta definitiva il 10 marzo scorso dopo che la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del condannato.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto dagli agenti della Polizia di Stato presso la casa circondariale di Caltanissetta.