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Gela, prof 37enne morta dopo AstraZeneca, indennizzo di 77mila euro

La notizia è stata resa nota dall’avvocato Valerio Messina,

Pubblicato il 3 Febbraio 2023

La famiglia di Zelia Guzzo, l’insegnante di Gela, 37enne, morta dopo 24 giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca avrebbe ottenuto dal Ministero della Salute un indennizzo di 77mila euro.

La notizia è stata resa nota dall’avvocato Valerio Messina, che assiste la famiglia che ha dichiarato: “Altri otto casi in Italia, cifra offensiva”. “I periti nominati dalla Procura – sostiene il legale – hanno stabilito come in altri otto casi in Italia, la causa della morte fu proprio la somministrazione del vaccino basato sull’utilizzo dell’adenovirus. L’insegnante, madre di un bimbo di un anno e mezzo, morì per una trombosi celebrale provocata dalla inoculazione del vaccino”.

La famiglia dell’insegnante ha già chiarito che ritiene la cifra dell’indennizzo “irrisoria e offensiva per una perdita che ha provocato tanto dolore”. “La vita non ha prezzo – ha affermato il marito della docente, Andrea Nicosia – ma questa somma è un’offesa per il mio bambino rimasto orfano a due anni. Abbiamo persino dovuto batterci per ottenerla. Mi sento doppiamente tradito dallo Stato”.

La famiglia della professoressa ha già annunciato che non si fermerà: “Andremo avanti in sede penale e civile per avere giustizia”, aggiunge il legale. La famiglia Guzzo, sempre secondo il legale, è stata la prima in Italia ad aver ricevuto l’indennizzo, a luglio scorso.

Recentemente sarebbero stati risarciti con la stessa somma anche i genitori di un insegnante 32enne di Genova, Francesca Tuscano.

Nel nostro Paese In Italia sono otto le morti che sarebbero state accertate in seguito all’inoculazione di AstraZeneca. I familiari di queste vittime attendono un indennizzo da parte dello Stato. La prof Zelia Guzzo fu vaccinata il primo marzo del 2021; pochi giorni dopo la somministrazione iniziò a sentirsi male e il 12 marzo fu ricoverata all’ospedale di Caltanissetta, dove morì il 24 marzo.