Pubblicato il 16 Luglio 2021
“È un danno e una beffa: un commerciante e un artigiano deve chiudere e vede le strade piene di gente a passeggio. Non è possibile questo. Non c’è responsabilità collettiva sufficiente e non c’è la presenza sufficiente delle forze dell’ordine. La preoccupazione tra imprenditori ha ormai raggiunto livelli molto alti e c’è il rischio di tensioni sociali.
Casartigiani – afferma il presidente Antonio Ruvio – sarà al fianco degli associati che decideranno di scendere in piazza per manifestare e non si escludono altre iniziative di protesta nei prossimi giorni. È necessario aprire un tavolo di confronto se si vogliono evitare conseguenze economiche e sociali devastanti. Invitiamo – aggiunge – le altre associazioni di categoria e i sindacati a unirsi al nostro appello perché senza un “nuovo patto sociale” e senza un’operazione verità sui numeri della pandemia a Gela, la tenuta sociale è a rischio. Non può esserci spazio in questo momento per giochi politici e per decisioni calate dall’alto.
Mettere Gela in zona rossa significa decretarne la morte economica. Dopo oltre un anno di sacrifici e di mancati ristori e di crisi economica – conclude – questo è il colpo finale. Diciamo le cose come stanno. A Gela sono mancati completamente i controlli per scoraggiare assembramenti e riunioni che hanno favorito gli aumenti dei contagi, cosi andiamo verso il disastro. Piove sul bagnato, non dobbiamo morire di Covid ma così costringiamo migliaia di famiglie alla fame”.
Presidente Provinciale Antonio Ruvio