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I genitori di Matteo Renzi condannati a 3 anni di reclusione per false fatture

Pubblicato il 24 Luglio 2024

I giudici del tribunale di Firenze, dopo un’ora e mezzo di camera di consiglio, hanno deciso di condannare in primo grado i genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, a 3 anni, 2 mesi e 15 giorni di reclusione con l’accusa di false fatturazioni, mentre entrambi sono stati scagionati dall’imputazione di bancarotta fraudolenta.

La condanna dei genitori di Matteo Renzi

Dopo il fallimento delle cooperative di volantinaggio e servizi pubblicitari Marmodiv, Delivery Service ed Europe Service, tutte collegate alla Eventi 6 srl, è partito il processo che vedeva imputata anche Matilde Renzi, sorella dell’ex premier, che però è stata assolta con formula piena.

Il pm Luca Turco aveva chiesto 5 anni per Tiziano Renzi e 10 mesi per Matilde Renzi. Secondo gli inquirenti i genitori di Renzi amministravano di fatto le cooperative che gestivano tramite persone di fiducia, esercitando pressioni dall’esterno per condizionare le scelte della società.

In particolare secondo la Guardia di Finanza i genitori di Renzi avrebbero usato le cooperative per incrementare il volume d’affari della società di famiglia, cioè la Event 6 srl, fino a portarle al fallimento omettendo di versare oneri previdenziali e imposte.

La replica della difesa

Accuse che la difesa della coppia ha rispedito al mittente, etichettandole come infondate. Nel corso dell’ultima udienza, durante la deposizione, Tiziano Renzi aveva rilasciato queste dichiarazioni spontanee: “Non è la prima volta che vengo processato e per il momento sono felice di essere sempre stato archiviato o assolto”.

Renzi senior ha detto che, dopo i domiciliari, agli occhi delle persone era ormai un pericoloso criminale. “Per gli esperti di diritto questa è una cosa normale che capita a chi viene arrestato. Ma per uno come me, che è assolutamente certo di non aver compiuto nessun reato, essere oggetto di un accanimento è molto difficile da accettare” – ha evidenziato.

Nel febbraio del 2019 Renzi senior e la moglie per l’accusa di bancarotta finirono ai domiciliari, misura poi revocata dopo 18 giorni dal Tribunale del Riesame. Una vicenda che, come sottolineato dall’avvocato della famiglia Renzi Federico Bagattini, ha fortemente turbato la coppia. “Era il processo delle bancarotte e sono stati assolti. Voglio ricordare che chi ha chiesto la misura e chi l’ha disposta se avesse avuto previsione di questa sentenza, la misura cautelare non avrebbe potuto essere somministrata ai coniugi Renzi” – ha osservato l’avvocato.