Pubblicato il 21 Ottobre 2020
Genova – Dal 22 ottobre al 1° novembre torna a Genova il Festival della Scienza. Compie diciott’anni una delle principali manifestazioni di divulgazione scientifica a livello internazionale, inaugurando un format innovativo per garantire al tempo della Covid-19 un ampio programma di altissima qualità, per appassionati di scienza, famiglie e mondo della scuola sia in presenza sia a distanza.
Festival della Scienza: il tema
Il tema centrale della diciottesima edizione sono le onde, intese come onde gravitazionali, elettromagnetiche, cerebrali, ma anche onde acustiche, marine, fino alle onde del sapere e della conoscenza. Moltissimi i temi trattati come sempre all’insegna di contaminazioni, interdisciplinarietà, commistione di saperi e discipline: ambiente, life sciences, climate change, chimica, matematica, astrofisica, cosmologia, genetica, medicina, intelligenza artificiale, big data ma anche food, linguistica, arte, architettura, archeologia, fumetti, filosofia.
Festival della Scienza: alcuni numeri
Quasi 200 eventi e poco meno di 250 protagonisti, a partire da 3 premi Nobel per la Fisica: Takaaki Kajita, vincitore nel 2015 per la scoperta delle oscillazioni del neutrino; Gérard Mourou, Nobel nel 2018 per la fisica dei laser e Barry Barish, premiato nel 2017 che, insieme al rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia, guiderà gli spettatori nel percorso della scoperta delle onde gravitazionali. Sono questi alcuni dei numeri della 18esima edizione del Festival della Scienza che, dal 22 ottobre al primo novembre, animerà alcuni dei luoghi simbolo di Genova, da palazzo Ducale al Porto Antico, oltre a offrire un vasto programma di incontri on line.
Nel segno delle Onde, il Festival della Scienza si presenta quest’anno con una nuova formula, studiata per essere accessibile a tutti e, soprattutto, in sicurezza: a un ampio palinsesto di incontri trasmessi in streaming si affianca una parte in presenza per famiglie e appassionati, con ingressi contingentati e prenotazioni obbligatorie, presenza limitata di pubblico, misurazione della temperatura corporea, sanificazione degli spazi prima e dopo gli eventi. Per studenti e insegnanti, è disponibile un ampio e multidisciplinare programma online. Un’attenzione rigorosa alle regole, affiancata da un investimento importante nel digitale per un Festival della Scienza inclusivo e diverso, ma sempre fedele a se stesso e innovativo negli strumenti utilizzati.
Festival della Scienza: i principali protagonisti
Tra i principali ospiti presenti alla diciottesima edizione del Festival della Scienza, oltre ai tre Premi Nobel per la Fisica, un altro grande nome di orgoglio nazionale presente al Festival della Scienza 2020 è Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale, in collegamento da Houston nella conferenza Vivere sulla luna insieme a Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Molto gradito anche il ritorno del primo astronauta italiano, Franco Malerba, protagonista dello spettacolo-concerto Viaggio nello spazio con l’Orchestra Classica di Alessandria. Sul tema dell’esplorazione spaziale interviene anche Paolo Ferri dell’Agenzia Spaziale Europea in Rosetta – Il cacciatore di comete. A parlare di superconduttività e fisica delle alte energie Lucia Votano, Viviana Fafone, Lucio Rossi, Anna Grassellino e Antonio Zoccoli, volti della conferenza in apertura di manifestazione Ricerca Made in Italy, mentre di osservazione delle onde gravitazionali trattano Monica Colpi, Research Group Leader della missione spaziale Lisa, e Michele Punturo, coordinatore del progetto Einstein Telescope, nella lectio Onde dello spazio-tempo dall’Universo invisibile. Luigi Stella, astronomo dell’Osservatorio Astronomico di Roma, è la voce della conferenza Le onde dei Buchi Neri. Di difficili teorie matematiche che sono alla base dello studio di complessi problemi concreti parla Susanna Terracini, esperta di teoria del caos e docente di Analisi Matematica all’Università di Torino, nella conferenza Forme ottimali e motivi nella dinamica delle popolazioni.
Telmo Pievani, filosofo della scienza ed evoluzionista, fedelissimo e grande amico del Festival regala l’anteprima di Finitudine, un romanzo filosofico su fragilità e libertà. Ritornano a grande richiesta Luciano Rezzolla, astrofisico relativistico, coordinatore del comitato direttivo del progetto Event Horizon Telescope, con L’irresistibile attrazione della gravità, Ferdinando Patat, capo dell’Ufficio Programmi osservativi dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Astronomica, con la lectio Un Universo di onde, e Alfio Quarteroni, direttore del Laboratorio di Modellistica e Calcolo del Politecnico di Milano, con Le equazioni del cuore, della pioggia e delle vele. Molto ampio il capitolo dedicato alla ricerca e alla cura delle malattie, tra cui Pier Paolo Di Fiore, direttore del programma di “Novel Diagnostics” dell’Istituto Europeo di Oncologia, con Il prezzo dell’immortalità, Marianne van den Bree, professore alla Cardiff University, con Genetica, ambiente e malattia mentale. Non mancano le neuroscienze con il neurofisiologo Simone Rossi, protagonista della conferenza Il cervello elettrico, Pietro Pietrini, psichiatra, neuroscienziato e direttore del MoMiLab, che affronta la lectio Viaggio nelle emozioni, Marilù Gorno Tempini, neurologa comportamentale a capo del laboratorio di Lingua e Neurobiologia del Memory and Aging Center dell’Università di San Francisco, con l’incontro Nuotando tra le onde cerebrali e i neurologi Mario Amore e Matilde Inglese con la loro Le onde che ci aiutano a conoscere il cervello.
Di vantaggi e rischi legati all’AI si parla in Intelligenza artificiale con Stefano Quintarelli, imprenditore pioniere di Internet ed esperto di comunicazioni e informatica, mentre di identità biologica tratta la conferenza Dati biomedici e macchine per leggerli e interpretarli con l’esperto di biosemantica e nano pubblicazioni Barend Mons e Stefano Gustincich, vicedirettore del dipartimento di Scienze della Vita dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Presenti anche Mauro Mandrioli, direttore del Digital Agricultural Laboratory dell’Università di Modena e Reggio Emilia con Nove miliardi a tavola. Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0 e Michele Morgante, esperto di genetica delle piante, per parlare de I semi del futuro. Dal Grantham Institute dell’Imperial College di Londra arriva Neil Jennings per spiegare come Fare squadra contro il cambiamento climatico insieme a Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Paolo Vineis, professore di Epidemiologia Ambientale presso l’Imperial College di Londra; Maurizio Ferraris, filosofo e presidente del Laboratorio di Ontologia dell’Università di Torino, tratta invece il tema del Webfare: il Virus, il Web, il Welfare, mentre il sociologo Massimiano Bucchi affronta la tematica della tecnologia nella nostra vita in Io & Tech. Fabio Sciarrino, direttore del Quantum Information Lab all’Università La Sapienza, guarda al futuro con Computer quantistici: istruzioni per l’uso. Tra i grandi protagonisti della diciottesima edizione anche Angelo Tartabini, psicologo ed etologo con la sua La coscienza negli animali, Riccardo Manzotti, filosofo e ingegnere, professore di filosofia teoretica con Cogito Interrotto: Il mistero della coscienza insieme a Andrea Lavazza, professore di neuroetica, e lo scrittore Tim Parks. Edoardo Boncinelli, il più noto genetista italiano insieme a Antonio Ereditato, direttore del Laboratory for High Energy Physics e dell’Albert Einstein Center for Fundamental Physics di Berna, ricordano che la scienza è bellezza, creatività, gioia della ricerca e della scoperta con L’infinito gioco della scienza.
Sono 254 gli animatori del Festival, tra studenti universitari e giovani ricercatori selezionati a partire da oltre 700 candidature provenienti da tutta l’Italia grazie al supporto di Camera di Commercio: a loro è affidato il compito di facilitare il pubblico di ogni fascia d’età a orientarsi all’interno delle ultimissime scoperte della scienza, imparando e divertendosi. La collaborazione con Orientamenti 2020 della Regione Liguria, cofinanziato dall’Unione Europea assume quest’anno una nuova forma a causa delle limitazioni imposte dalla situazione di emergenza e si sviluppa nel ciclo di webinar gratuiti presenti nel programma scuole e in altre iniziative che si svilupperanno anche dopo il periodo del Festival sulla piattaforma di Orientamenti.
Il Festival ha ricevuto anche quest’anno il sostegno della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, che intende divulgare al grande pubblico l’importanza e i risultati ottenuti dall’Europa della ricerca. Numerosi relatori presenteranno progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea e non mancheranno laboratori e mostre realizzati nell’ambito di progetti comunitari.
I biglietti e le prenotazioni sono acquistabili online sul sito del Festival: www.festivalscienza.it e per la prima volta quest’anno anche tramite il call center (tel. 010 8934340, 6 linee). È attiva nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale una biglietteria, ma si incoraggia il pubblico per ragioni di sicurezza a privilegiare l’utilizzo dei servizi online e telefonico. Questi i costi dei biglietti: giornaliero intero 13 euro, ridotto 11 euro, ridottissimo 9 euro, abbonamento standard intero 21 euro, ridotto 18 euro, ridottissimo 12 euro, premium (con prenotazioni gratuite per il titolare dell’abbonamento) 30 euro; i bambini fino ai 5 anni non pagano. Gli abbonamenti standard hanno validità per tutti i giorni e tutti gli eventi del Festival e includono anche la fruizione degli eventi in streaming. Per l’offerta online è disponibile il nuovo abbonamento live streaming al costo di 10 euro. Sono presenti in programma alcuni eventi gratuiti. Il biglietto Scuola, riservato agli studenti che partecipano al progetto scuole (costo 9 euro), equivale a un abbonamento standard e consente quindi di fruire di tutto il Festival, sia in presenza sia online. Tutti gli eventi in presenza sono a prenotazione obbligatoria. Ogni prenotazione costa 50 centesimi.