Pubblicato il 25 Ottobre 2024
Utilizzava l’intelligenza artificiale per soddisfare le sue perversioni. Quelle che hanno avuto come vittime ignare le sue studentesse.
Succede a Genova, dove è stato scoperto quel che ha commesso un professore universitario di Architettura.
Il docente si appropriava delle foto pubblicate dalla studentesse sui profili social privati e le modificava con l’IA, denudandole…
Proprio così, innocenti, comunissime immagini venivano alterate, il volto scoperto in foto diventate hard e e poi condivise su una chat Telegram.
Una immagine, addirittura, risaliva a quando la studentessa non era ancora maggiorenne.
Sono sei, le vittime del professore che adesso è accusato di diffamazione aggravata.
Reato penale che potrebbe diventare ancor più pesante: cioè pedo pornografia virtuale.
Le indagini sono state avviate grazie all’intervento del rettore Federico Delfino
A far partire le indagini è stato Federico Delfino.
Il rettore dell’Ateneo ha denunciato alla polizia posta quel che gli era stato segnalato da una delle studentesse.
Subito è scattata la sospensione per il professore.
Gli agenti hanno perquisito la casa e l’ufficio del docente e sequestrato tutti i suoi dispositivi elettronici.
La chat è stata bloccata.