Con questa accusa, il tribunale di Tubinga, in Germania, ha condannato una donna a tre anni e nove mesi di reclusione.
Una vicenda che ha sconvolto la Germania, sia per gli abusi emersi sia perché tra i carnefici c’è anche un eroe dello sport tedesco, Gregor Braun, tre volte campione mondiale e due volte medaglia d’oro ai Giochi olimpici nel ciclismo.
Anche per Braun è scattato il carcere: la condanna è stata di due anni e nove mesi.
Secondo quanto riportano i media locali, Braun, 67 anni, non era il compagno della donna, molto più giovane di lui (35 anni), ma solo un partner sessuale che veniva pagato per le sue “prestazioni”.
A ingaggiarlo era la stessa madre della bambina.
Gli abusi avvenivano in un minibus parcheggiato in una foresta vicino a Stoccarda, e sono cominciati nel settembre 2013, quando la bambina aveva appena sei anni, per durare fino al marzo del 2018.
L’incubo è finito quando la piccola è scappata di casa per trovare riparo presso un amico di famiglia, al quale ha confidato le atroci azioni a cui la madre l’aveva costretta.
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