Pubblicato il 27 Settembre 2024
Giovedì 26 settembre è iniziato il processo contro Said Cherrah, 26enne di origini marocchine accusato di aver tentato di sfregiare il volto dell’ex fidanzata 24enne con dell’acido acquistato al supermercato. Nonostante il divieto di avvicinamento all’ex ragazza e gli arresti domiciliari a Broni, il 21 novembre del 2023 il ragazzo si è presentato ad Erba per parlare con lei.
L’incontro
I primi episodi di violenza si sono registrati nell’agosto del 2023 quando Cherrah, dopo essere stato lasciato dalla ragazza, le ha distrutto l’auto con un cric. Il ragazzo era finito in carcere e, una volta uscito, gli era stato imposto il divieto di avvicinamento all’ex fidanzata. Divieto che non è servito a molto poiché, come riferito da La Provincia di Como, il giovane il 21 novembre scrisse all’ex fidanzata che dovevano vedersi, usando come scusa il fatto di aver fatto un incidente.
La ragazza, in aula, ha raccontato che quel giorno si era recata ad Erba in auto per andare al lavoro e l’aveva raggiunta Cherrah, che l’ha convinta a salire sulla sua macchina. Il ragazzo voleva tornare con la 24enne, la quale continuava a rispondere che non era possibile.
L’acido
Erano le 14:00 quando la ragazza ha provato a scendere dall’auto dell’uomo, poiché doveva recarsi al lavoro, e in tale frangente si è consumato il dramma. Il 26enne l’ha prima tirata per i capelli, poi l’ha spintonata contro una ringhiera e le ha gettato sul viso l’acido che teneva nel bagagliaio. “Non capivo cosa fosse, ma bruciava” – ha raccontato la ragazza nella sua drammatica testimonianza – “urlavo ‘ti prego, la faccia no’, ma lui continuava a versare”.
Sono intervenute 5 persone per fermare l’aggressore e una donna ha subito gettato dell’acqua sul volto della ragazza. Sul posto è sopraggiunta un’ambulanza per soccorrere la giovane, ma intanto Cherrah continuava a insultarla e minacciarla di morte.
Nonostante il tanto dolore che le ha provocato, la giovane ha detto che Cherrah resta una persona importante della sua e che addirittura gli invia delle lettere in carcere nella speranza che possa iniziare un nuovo percorso di vita. La ragazza si è costituita parte civile al processo, anche se ha ritirato le precedenti denunce degli anni precedenti contro l’ex fidanzato.