Pubblicato il 24 Ottobre 2023
Sono giorni tesi nella casa del Grande Fratello, come dimostrano le frasi piuttosto aggressive pronunciate da Massimiliano Varrese nei confronti di Grecia Colmenares e Beatrice Luzzi.
Adesso però c’è un’altra questione da chiarire e che riguarda Alex Schwazer, che secondo Letizia Petris avrebbe fatto una cosa gravissima: bestemmiare.
Alex Schwazer ha bestemmiato?
L’accusa è stata rivolta al marciatore alto-atesino da Letizia Petris, che ha confidato sottovoce all’amica Anita Olivieri di averlo sentito bestemmiare. La Oliveri, non capendo, ha chiedo alla Petris di ripetere e lei ha ribadito nuovamente di aver sentito Schwazer bestemmiare. Benché nessuna delle due indossasse il microfono, sono stati sufficienti i microfoni ambientali per catturare la loro conversazione.
Un’accusa molto pesante ma che, al momento, non ha trovato alcuna conferma. Non ci sono video né altre prove che confermano quanto detto dalla Petris e infatti il GF non ha dato molto peso alle parole della concorrente, tant’è che la questione non è stata neanche sfiorata nella puntata di ieri.
La bestemmia non è mai stata presa sotto gamba dalla redazione del GF, che l’anno scorso squalificò Riccardo Fogli proprio per aver bestemmiato poco dopo il suo ingresso nella casa. In ogni caso il marciatore non sembra a rischio squalifica, proprio perché non esistono prove della sua presunta bestemmia.
Letizia: “Prima Alex ah bestemmiato” #GF #GrandeFratello pic.twitter.com/rZMTq9vPKm
— B*tch-C18 🧁 (@bitch_C18) October 23, 2023
Le altre gatte da pelare per Schwazer
Intanto Alex ieri è stato protagonista di un altro battibecco con Beatrice Luzzi, accusata dallo sportivo di fingere un sentimento con Giuseppe Garibaldi solo per attirare l’attenzione del pubblico.
L’attrice ha replicato in modo molto velenoso, facendo riferimento alla sua squalifica per doping: “Ha già dimostrato di essere uno scorretto”. Tutti gli altri inquilini l’hanno pesantemente rimproverata e la stessa Luzzi è tornata sui suoi passi chiedendo scusa, anche perché l’atleta ha dimostrato la sua estraneità ai fatti.