E’ quanto emerso nel corso di una riunione che si è tenuta questa mattina tra la Protezione Civile e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome dell’arco alpino.
L’incontro è la diretta conseguenza di quanto emerso nella riunione di martedì scorso della Commissione grandi rischi: in quell’occasione gli esperti avevano segnalato la necessità di ottenere dei modelli dei meccanismi di innesco dei fenomeni di instabilità dei ghiacciai;
Nella riunione di oggi si è dunque deciso di proseguire il lavoro coinvolgendo tutti i soggetti competenti in materia per arrivare ad individuare dei criteri omogenei per il monitoraggio dei ghiacciai.
Un percorso che dovrà necessariamente essere preceduto da un ulteriore step: la “mappatura – dice la Protezione Civile – della pericolosità e del rischio, l’individuazione delle aree particolarmente critiche sulla base della tipologia dei ghiacciai, dell’informazione storica e delle evidenze dei fenomeni in atto e la predisposizione di sistemi di monitoraggio sulle aree a maggiore criticità e dei conseguenti possibili modelli di intervento per le operazioni di protezione civile”.
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