Pubblicato il 12 Settembre 2024
Un ragazzo di 23 anni è stato prelevato da due “poliziotti” oggi 12 settembre, alle ore 5:00, nel quartiere di San Cristoforo a Catania. In realtà si è scoperto che i due uomini non erano affatto poliziotti, ma rapitori che hanno trascinato via a forza il 23enne per motivi tutti da scoprire.
Rapito pregiudicato a Catania: ecco cos’è successo
La vicenda, riportata da Meridionews, è molto ingarbugliata e presenta molti coni d’ombra sui quali gli inquirenti dovranno fare luce. Il tutto comincia poco dopo le 5:00, quando due finti poliziotti con tanto di divisa entrano nella casa del 23enne, a San Cristoforo, trascinandolo via.
Quello che poi si sarebbe rivelato un sequestro è stato denunciato dai familiari del ragazzo alla Squadra mobile in via Ventimiglia. Secondo le loro testimonianze il giovane avrebbe cercato di divincolarsi, ma i due finti poliziotti lo avrebbero immobilizzato e trascinato fuori dall’abitazione, per poi caricarlo in auto e sparire nel nulla.
I motivi del rapimento
Sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che si tratti di un rapimento, ma ora resta da capire il perché. Il giovane è pregiudicato e ha parentele “pericolose”. Il padre, attualmente detenuto in carcere, avrebbe dei legami con il clan malavitoso dei Cappello-Bonaccorsi, mentre il suocero sarebbe un boss condannato all’ergastolo del clan Santapaola-Ercolano.
Non necessariamente il suo rapimento è però legato a fatti di mafia ma, come ipotizzano gli inquirenti, potrebbe essere scaturito per una questione di soldi. La polizia sta vagliando varie ipotesi e al momento non esclude alcuna pista.