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svolta

Giallo delle valigie: archiviate le accuse contro il figlio Taulant Pasho

Pubblicato il 8 Ottobre 2021

Valigie contenenti resti: il gip di Firenze, su richiesta del pm Ornella Galeotti, ha archiviato le accuse contro Taulant Pasho, indagato per l’omicidio dei genitori Shpetim e Tauta Pasho, scomparsi a Firenze nel 2015. Come è noto, i loro resti furono ritrovati nel dicembre 2020 in valigie abbandonate in un campo, fra il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Nell’inchiesta restano indagati la ex fidanzata di Taulant Pasho, Elona Kalesha, e il fratello di lei, Denis Kalesha.

Elona Kalesha è in carcere dal dicembre 2020. Il 30 settembre il riesame ha rigettato l’appello presentato dai difensori contro una decisione del gip di negare la scarcerazione. Secondo quanto appreso, nel corso delle indagini non sarebbero emersi indizi di colpevolezza a carico di Taulant Pasho per l’omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei suoi genitori. L’uomo è stato interrogato dal pm Ornella Galeotti lo scorso giugno nel carcere di Como, dove si trova detenuto per altra causa. In quella circostanza avrebbe anche risposto a domande circa il suo rapporto con la ex fidanzata Elona Kalesha.

In particolare, Taulant Pasho avrebbe riferito di aver ricevuto indietro da Elona Kalesha, pochi giorni dopo la scomparsa dei genitori una somma che le aveva prestato, pari a diverse migliaia di euro e di come i suoi genitori fossero soliti portare con loro molto denaro. Sempre secondo quanto appreso, il 33enne albanese avrebbe dichiarato di non sapere nulla dell’interruzione di gravidanza a cui la donna si era sottoposta pochi giorni prima che lui uscisse dal carcere di Sollicciano, dove si trovava per reati di droga, e avrebbe negato con decisione che il bambino potesse essere suo. Secondo un’ipotesi accusatoria, Elona Kalesha avrebbe ucciso i genitori del suo ex fidanzato per impedire che rivelassero al figlio che lei aspettava un bambino da un altro uomo. (fonte: Ansa).