Pubblicato il 23 Ottobre 2023
Ancora un altro problema per Andrea Giambruno, com’era stato previsto da molti osservatori. L’ormai ex compagno della premier Giorgia Meloni è stato segnalato al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia per i ‘famosi’ fuorionda del tg satirico Striscia la Notizia.
A darne notizia è stato lo stesso ordine dei Giornalisti della Lombardia sul sito istituzionale, chiarendo che “il Consiglio di disciplina deciderà nell’ambito della propria autonomia in ambito disciplinare”.
Da quanto si è appreso la pratica, relativa all’ipotesi di violazione delle norme deontologiche da parte di Giambruno, come nella norma segue un ordine cronologico e si ritiene partirà in tempi relativamente brevi.
Giambruno, 42 anni, nato a Milano, è giornalista pubblicista dal 2014 e proprio nelle tv locali aveva iniziato la sua carriera, facendo poi, il grande salto a Mediaset.
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L’ordine dei giornalisti della Lombardia
“Il consiglio dell’Ordine della Lombardia ha deciso di segnalare al Consiglio di disciplina territoriale i due servizi mandati in onda dal programma satirico Striscia la notizia il 18 e 19 ottobre 2023, dal quale sembrano emergere frasi e allusioni rivolte da Andrea Salvatore Giambruno, giornalista pubblicista, ad alcune colleghe della redazione del programma giornalistico Diario del Giorno. Il Consiglio di disciplina deciderà nell’ambito della propria autonomia in ambito disciplinare”, si legge sul sito dell’Odg.
Il Consiglio dell’Ordine ha poteri di mera denuncia. Tutta la procedura è adesso materia del Consiglio di disciplina, composto da nove giornalisti fra professionisti e pubblicisti, che deciderà per un’eventuale sanzione, dall’avvertimento fino alla radiazione, in maniera del tutto autonoma.
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Dal giorno in cui ‘Striscia la Notizia’ ha mandato in onda i video, Giambruno non ha più condotto la trasmissione “Diario del giorno”, autosospendendosi, mentre Mediaset valutava il da farsi. Nei fuorionda in questione, infatti, il giornalista si lascia andare a commenti che potrebbero essere valutati come sessisti, oltre ad alcune espressioni che potrebbero anche queste essere valutate come volgari pronunciate da Giambruno parlando con una collega.