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Gino, il nonno che ha ballato al funerale del nipote: “Veniva a trovarmi ogni sera. Ho sentito la sua voce”

Pubblicato il 31 Ottobre 2024

Ha fatto il giro del web il ballo improvvisato da Gino Gentilin davanti al carro funebre del nipote Kevin, morto tragicamente in un incidente col suo scooter mentre andava a scuola qualche giorno fa a Castelfranco Veneto. Il 66enne ha spiegato al Corriere della Sera il perché di quel ballo catartico, che gli è servito per tirare fuori il dolore e la sofferenza che aveva dentro. “A salvarmi è stato proprio quel ballo – ha detto – e quando ho finito di ballare ho sentito la voce di Kevin che mi diceva ‘grazie nonno'”.

La passione condivisa per la musica da nonno e nipote

Ad inizio anno scolastico, con le belle giornate, Kevin era solito andare a scuola in Vespa, ma lo scorso venerdì 25 ottobre un tragico incidente ha spezzato la vita del 15enne. Un’auto sarebbe sbucata all’improvviso da una stradina laterale, causando l’incidente che si è portato via Kevin per sempre.

Il nonno, distrutto dal dolore, ha sperato a lungo di poter scambiare i loro corpi. “Un dolore immenso che ti mangia dentro, ti distrugge” – ha commentato il 66enne, che ha poi aggiunto di avere un legame molto stretto con il nipote, con il quale condivideva molte cose. “Veniva a trovarmi ogni sera – ha rivelato – parlavamo di tutto e lui mi raccontava dei suoi progetti e delle sue passioni”.

Una delle passioni che accomunavano il nonno e il nipote era proprio la musica. Come ha spiegato Gino, Kevin amava tutta la musica a 360°: dal rap alla techno, dai cantanti italiani degli anni ’60 al pop. In alcune occasioni Gino è anche andato in discoteca con Kevin e insieme si scatenavano sulle note della musica dance.

“Il ballo? Una forma d’amore”

Nel giorno dei funerali Kevin ha deciso di salutare per sempre il nipote Gino con un ballo, un gesto per dirgli addio per sempre. Gino ha raccontato che un po’ di tempo fa gli diagnosticarono un brutto male, dandogli 6 mesi di vita. Da allora ha deciso di vivere al massimo ogni singolo istante della sua esistenza e dopo 7 anni è ancora vivo. La musica per lui è terapeutica e ha deciso che un ballo era il modo migliore per tributare l’ultimo saluto al nipote.

Prima di farlo però ha chiesto il permesso ai genitori di Kevin, suo figlio e la nuora, ottenendo il loro consenso. Al funerale di Kevin hanno partecipato molti “vespisti” che hanno sfilato con le loro Vespe suonando i clacson all’impazzata. Gino ha detto che, ballando, avrebbe riportato anche se per pochi minuti lo spirito di Kevin in mezzo a loro.

“Quello che non sapevo – ha detto – è che avrebbero ripreso la scena con il telefonino e che il video sarebbe finito sui social e sui giornali. Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma quel ballo, una dichiarazione d’amore a mio nipote, mi ha salvato”. Al termine del ballo nonno Gino ha abbracciato la bara dell’amato nipote Kevin dicendogli: “Ora sei libero!”. Il 66enne ha scritto un post dove ha ringraziato tutte le persone per la solidarietà e la vicinanza dimostrate a lui e alla sua famiglia.

Nonostante il fortissimo dolore, nonno Gino non vuole perdere quella leggerezza che ha sempre contraddistinto il nipote. Anzi, superato lo choc della tragedia, ha intenzione di portare nipoti, amici e compagni di scuola di Kevin in discoteca per trascorre una serata insieme dove, né è sicuro, ci sarà anche l’amato nipote.