Pubblicato il 31 Ottobre 2022
Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri dà il via libera alla squadra dei sottosegretari, la premier e leader di Fdi Giorgia Meloni serra i ranghi del suo partito e con un messaggio postato nella chat dei parlamentari si rivolge agli eletti facendo appello all’unità.
“Oggi ho nominato i sottosegretari e i viceministri”, annuncia Meloni ai suoi parlamentari, ai quali spiega: “Molti di voi saranno coinvolti direttamente e molti altri avrebbero potuto esserlo per qualità e valore. Ho fatto il possibile utilizzando criteri di esperienza parlamentare oltre che nel settore specifico. Saranno molti i ruoli assegnati a Fratelli d’Italia e coordinandomi con i presidenti dei gruppi li indicherò seguendo criteri analoghi”.
“Ovviamente – avverte la Presidente – tutti i nostri rappresentanti al governo dovranno essere impegnati in un qualificato e qualificante lavoro di collaborazione con i parlamentari e i dipartimenti del partito”. Meloni si dice “certa” che “l’entusiasmo che ci accompagna in questi primi giorni vedrà ognuno di noi ancor più motivato a fare tutto il possibile tenendosi lontano da polemiche o metodi che nel passato hanno affossato partiti e governi”.
“Le strutture ufficiali del partito e quelle che i Presidenti dei Gruppi predisporranno, in autonomia, secondo il mandato istituzionale e quello politico da me condiviso sono a disposizione”, prosegue Meloni. “Qualora voleste proporre miglioramenti o altre forme di organizzazione che coinvolgano deputati vi invito a farlo esclusivamente attraverso il responsabile dell’Organizzazione Giovanni Donzelli o i Presidenti di gruppo stessi”.
Fdi, partito leader della maggioranza, esce dalla partita dei sottosegretari facendo la parte del leone. Al partito di Meloni vanno 18 caselle: 14 sottosegretari e 4 viceministri. La Lega ottiene 11 posti, la Lega 8. Ma non sono mancate tensioni all’interno della maggioranza, a partire dal caso Mangialavori.
In conferenza stampa Meloni, pur non facendo nomi, non ha nascosto che nella definizione della squadra dei sottosegretari sono emersi dubbi, che lei stessa ha sollevato nelle interlocuzioni con gli alleati. Meloni ha assicurato che per la scelta dei sottosegretari ha usato il “criterio del merito”.
“Ci sono state valutazioni nel merito ma io non ho incontrato problemi. Il criterio era di individuare le persone migliori per determinati incarichi. Ovviamente facendo delle mediazioni. C’era il tema di rappresentanza femminile – ammette la Presidente del Consiglio davanti ai giornalisti – e quella territoriale, non è mai un lavoro facilissimo, ma noi abbiamo fatto tutto in poche ore e dove ho avuto dei dubbi, non ho avuto problemi a farli presenti e ad avere risposte positive…”.