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Giorgia Meloni

Giorgia Meloni: “La Francia non usi l’Italia per risolvere beghe interne”

Pubblicato il 10 Maggio 2023

“Evidentemente c’è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente c’è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà”.

Così Giorgia Meloni.

La presidente del Consiglio, a Praga per gli incontri col primo ministro Petr Fiala e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel, ha risposto ai ripetuti attacchi del governo francese.

A chi le domandava se avesse mandato un messaggio al presidente francese Emmanuel Macron, la premier ha risposto: “No, no, a me interessa quello che dicono gli italiani del lavoro che faccio”.

La premier si è poi riferita all’affondo arrivato da Madrid: “L’Italia ha appena segnato il record storico di numero di occupati e di contratti stabili – ha detto -, forse non si conosce bene il lavoro che sta facendo il governo italiano”.

Con l’ultimo decreto sul lavoro, ha detto al Congresso dei deputati spagnolo Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro nel governo socialista di Pedro Sánchez, l’esecutivo italiano di Giorgia Meloni ha mostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici”, per “tornare” al modello dei “contratti spazzatura”. Dìaz ha accusato gli ultraconservatori di Vox di voler fare lo stesso nel Paese iberico in futuro.

In precedenza, il vicepremier Matteo Salvini aveva respinto l’attacco francese. “Toni inaccettabili e offensivi. La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano”.

E su Twitter l’altro vicepremier, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha replicato a Madrid scrivendo che “spiace che la vicepremier spagnola Yolanda Diaz interferisca nella vita politica italiana dando giudizi inaccettabili sulle scelte del governo. Le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un partner e alleato europeo. Non è questo il modo di collaborare”. 

Sull’attacco arrivato da Parigi, il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto ha osservato che “il nervosismo per le crescenti preoccupazioni di politica interna ha oggi fatto registrare un’altra vittima, il Presidente del Gruppo Renew al Parlamento europeo, Stéphane Séjourné”.

“Privo di argomentazioni politiche valide e spaventato dal giudizio dei suoi concittadini Séjourné ha pensato bene di giocarsi la carta di un attacco non provocato ed ingiustificato al Presidente Meloni che non solo contraddice ogni regola di bon ton istituzionale non aiutando il corretto dialogo tra i Governi, ma, sono certo, non gli servirà a risolvere i molti problemi politici che ha”.