Il clima politico si fa sempre più bollente in previsione delle elezioni del 25 settembre e una nuova polemica tra destra e sinistra è scoppiata dopo che Giorgia Meloni ha pubblicato il video di uno stupro di una donna.
É diventato virale in poche ore il video di un terribile stupro in pieno centro a Piacenza da parte di un 27enne della Guinea richiedente asilo, arrestato poco dopo, a danno di una donna ucraina 55enne.
L’episodio è stato rilanciato e condannato con forza sui canali social da Matteo Salvini, leader della Lega, mentre la presidente di Fratelli d’Italia ha deciso di postare il video ripreso da un balcone, dove vengono oscurati i volti ma si sente l’audio della donna che piange e chiede disperatamente aiuto.
Immagini fortissimi che la Meloni ha commentato così dal suo profilo Twitter: “Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno a Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città”.
Dal Pd è arrivata una pioggia di critiche alla Meloni, anche da parte di esponenti donne, secondo le quali per rispetto della donna violentata quelle immagini non dovevano essere pubblicate.
Enrico Letta, ospite di Radio 24, così si è espresso sulla vicenda: “Il video postato dalla Meloni su uno stupro è indecente e indecoroso. Invito tutti a fare una campagna elettorale in cui ci si confronti sui temi, non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone”.
La replica della Meloni non si è fatta attendere e ha così scritto sulla sua pagina Facebook: “Non consento a Enrico Letta di diffondere menzogne sul mio conto e fare bieca propaganda sul gravissimo stupro di Piacenza. Il video pubblicato sui miei social è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima ed è preso dal sito di un importante quotidiano nazionale, a differenza di quanto da lui sostenuto.
Questi metodi diffamatori e che distorcono la realtà sono ormai caratteristici di una sinistra allo sbando, lo sappiamo tutti da tempo, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto quando si parla di stupri e violenza sulle donne.
E mi vergogno francamente di leader politici che mentre usano uno stupro per attaccare me non spendono una parola di solidarietà per la vittima, evidentemente per paura di dover affrontare il tema dell’emergenza sicurezza aggravato dall’immigrazione illegale di massa. Che livello”.
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