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Giorgia Meloni

Giorgia Meloni: “Non disturbiamo chi produce ricchezza, lo Stato non deve vessare”

Pubblicato il 12 Marzo 2024

Giorgia Meloni, che ha tirato un sospiro di sollievo dopo la vittoria alle regionali in Abruzzo di Marco Marsilio di FdI, si è recata a Trento per firmare l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo nazionale e la provincia autonoma tridentina.

Durante la cerimonia al fianco di Fugatti, presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige, la premier ha affrontato molti temi, a partire dal fisco e dall’evasione fiscale che secondo lei il Governo sta arginando molto bene.

Giorgia Meloni: “Non si disturba chi produce ricchezza”

Dopo che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo stralcio automatico dopo 5 anni e rate più lunghe per chi è in crisi, la premier ha detto: “Non si disturba chi produce ricchezza, no a uno Stato che vessa”.

Secondo la Meloni lo Stato non deve essere visto come un nemico, altrimenti i cittadini non si fidano ed è più probabile che diventino quindi evasori. Al contrario lo Stato deve mettere sia le aziende che i lavoratori nelle migliori condizioni possibili.

Le nuove direttive sulla riscossione

Nella giornata di ieri il governo Meloni ha licenziato un altro importante provvedimento relativo al riordino del sistema nazionale della riscossione. In pratica tutte le quote affidate all’Agenzia delle entrate-riscossione, a partire dal 1° gennaio 2025 e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, saranno “discaricate automaticamente”.

Si passa dunque a piani di rateizzazione più lungi: si passerà dalle attuali 72 rate mensili ad un massimo di 120, per regolarizzare la propria posizione col Fisco. Potrà beneficiare di questa opzione chi dimostra e documenta la sua temporanea situazione di difficoltà economica, con modalità diverse per somme superiori o inferiori a 120.000 euro.

Per chi dichiara di essere in temporanea e obiettiva difficoltà e deve versare fino a 120.000 euro, allora le rate aumenteranno progressivamente ogni biennio fino ad arrivare ad un massimo di 108 rate mensili dal 2029.

La norma è destinata a fare una netta distinzione tra chi dichiara di essere in una situazione temporanea di effettiva difficoltà e chi invece documenta la momentanea condizione di oggettivo impedimento. Nel primo caso i piani di rateizzazione aumentano ogni biennio, passando dalle attuali 72 rate mensili a 84 rate mensili per chi presenterà richiesta nel 2025 e nel 2026, a 96 rate mensili per per chi presenterà richiesta nel 2027 e nel 2028, fino a 108 rate mensili a decorrere dal 1° gennaio 2029.

“Un gettito fiscale per 26 miliardi di euro”

L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato nel nell’anno solare 2023 ha avuto un gettito maggiore per circa 26 miliardi di euro. La premier si è detta convinta che questi obiettivi sono il frutto del lavoro portato avanti finora dal suo Governo, visto dai cittadini non più come un nemico ma come un alleato sul quale contare. Inoltre la Meloni ha evidenziato che nel 2023 è stato raggiunto anche il record di recupero dell’evasione fiscale.