Pubblicato il 29 Marzo 2025
La premier Giorgia Meloni chiude la mattinata al congresso di ‘Azione’, la kermesse del partito di Carlo Calenda che proseguirà oggi, 29 marzo e domani nell’Hotel Life di Roma. “Un congresso della coerenza“, di cui si è parlato nei giorni scorsi, soprattutto per l’invito alla presidente del consiglio che ha accettato a sorpresa di intervenire. E’ la sua prima partecipazione a un evento organizzato dall’opposizione; una ‘visita’ ricambiata, dato che anche Carlo Calenda, era intervenuto ad Atreju, all’evento organizzato da Fratelli d’Italia.
L’intervento della premier
“Dopo l’intervento di Calenda il mio sarà moderato”, dice ironica Giorgia Meloni dal palco “sono qui perché venendo da una storia politica so quanto questi momenti siano fondamentali per l’esistenza dei partiti politici e quindi anche della nostra nazione, nel suo complesso”. E Meloni è qui “perché la democrazia dell’alternanza si fonda su idee diverse”. Si possono trovare “punti di incontro” chi fa politica deve essere “consapevole del sé da non aver paura dell’altro”. E questo è una caratteristica che riconosce ad ‘Azione’, “una forza politica che si confronta nel merito delle questioni” una forza politica “che non ha paura di condividere le sue azioni i di metterle a disposizione degli altri sapendo che così lo mette a disposizione della nazione”.
Gli attacchi ai 5 Stelle
Poi, la premier attacca il Movimento 5 stelle e dice: “Penso che chi crede davvero in qualcosa non ribalta le sue idee in base al fatto che si trovi al governo o all’opposizione. Come chi quando è al governo sottoscrive di arrivare al 2% di spese militari con la Nato e ora scende in piazza per manifestare”. E sul superbonus dichiara: “Il più stupido strumento fiscale al mondo”.
L’affondo sul Pd ed Elly Shlein
Giorgia Meloni risponde agli attacchi ricevuti da alcuni leader politici dell’opposizione, compresa Elly Schlein, che “mi invitano a rompere i legami con gli Stati Uniti”, e risponde: “Sento leader in Italia che invocano la rottura con gli Stati Uniti, Schlein dice che non possono essere nostri alleati. E ci sono altri leader che al contempo sostengono la linea che l’Europa non debba spendere risorse per la propria sicurezza. Non capisco: la proposta è rompere ogni forma di alleanza con gli Usa, ma chiedere loro di occuparsi della nostra sicurezza lo stesso o è che l’Europa diventi una grande comunità hippie demilitarizzata che spera nella buona fede delle altre potenze straniere?”.
Sui dazi americani
E ancora, la premier parla anche dei dazi americani e dice di poter dialogare con gli Stati uniti: “Ci sono divergenze” con gli Usa “a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso. Serve agire in modo ragionato cercando di raggiungere un punto di equilibrio”.