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Domenica 20 dicembre a Viterbo c’è il “Mercato della Terra” di Slow Food

Giornata della Terra: è boom di prodotti sostenibili al tempo del Covid-19

Pubblicato il 22 Aprile 2021

La pandemia spinge la svolta green nei comportamenti degli italiani con più di un abitante del Belpaese su quattro (27%), che acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima del Covid. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata della Terra, con il summit dei leader mondiali sul clima convocato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità più sostenibile sono molti – sottolinea la Coldiretti – i segnali che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del Pianeta. Per migliorare la situazione ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. Non è un caso dunque che nell’anno della pandemia si sia verificato un aumento del 26% della spesa direttamente dal contadino con i mercati degli agricoltori che da nord a sud dell’Italia nell’anno dell’emergenza Covid sono diventati punti di riferimento della consapevolezza ambientale nel piatto, insieme al boom del biologico. Circa 30 milioni di italiani fanno la spesa dal contadino almeno una volta al mese, con anche un impatto sulla riduzione dello spreco alimentare perché – spiega la Coldiretti – i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. È stato calcolato infatti che – continua la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chilogrammi di petrolio e l’emissione di 21,6 chilogrammi di anidride carbonica, mentre un chilogrammo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 chilogrammi di petrolio, che liberano 20,1 chilogrammi di anidride carbonica e l’anguria brasiliana, che viaggia per oltre 9mila chilometri, brucia 5,3 chilogrammi di petrolio e libera 16,5 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilogrammo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei. Acquistare dal contadino, del resto, è di tendenza. Una tendenza confermata – continua la Coldiretti – anche dal record del biologico che ha toccato i 3,3 miliardi di euro di consumi nel 2020 con l’Italia che è il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico, dove sono saliti a ben a 80643 gli operatori coinvolti. “Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi, con la crescita dei mercati contadini, che in Italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.