Dalle città

I giovani non vanno in Chiesa? Il parroco li avvicina offrendo hamburger gratis: “Gesù approverebbe”

Giovani e Chiesa sono un binomio che non va molto d’accordo, per questo motivo un parroco nel vicentino ha adottato una strategia di marketing che in gergo potremmo definire “aggressiva”. Il sacerdote infatti ha provato ad avvicinare i giovani alla chiesa con un’iniziativa molto singolare, cioè offrire hamburger gratis, il tutto condito da musica e divertimento.

La proposta inusuale del parroco che rompe gli schemi

Le mode cambiano e anche la Chiesa deve sempre trovare nuove strategie per stare al passo coi tempi e soprattutto per provare a coinvolgere i giovani. Per provare a parlare il loro linguaggio don Domenico Pegoraro, parroco della chiesa di San Pietro a Trissino in provincia di Vicenza, ha rilasciato diversi volantini dove campeggiava un gustoso hamburger che, con un linguaggio fresco e giovanile, invitava i giovani a recarsi in chiesa il 31 gennaio per festeggiare San Giovanni Bosco con “cibo, musica e tanto divertimento!”. A creare ancora più suspense la scritta “Dove non te l’aspetti”, e cioè la chiesa di San Pietro a Trissino, con l’invito rivolto a giovani e giovanissimi dalla terza media in su.

Critiche e pareri favorevoli

Com’era prevedibile l’iniziativa ha suscitato molto scalpore e sta facendo discutere. Alcuni ritengono che si sia passato il segno e questa commistione tra sacro e profano non depone a favore della Chiesa, anche perché dinanzi ad una proposta pur allettante i giovani virerebbero sempre sul McDonald’s o affini. Insomma, molti lo hanno ritenuto un tentativo maldestro della Chiesa per avvicinarsi ai giovani, ma la strategia è stata bocciata.

Non da tutti però e infatti il vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto, con abile diplomazia in un certo senso ha approvato quanto fatto dal parroco. Pur comprendendo la reazione piuttosto accesa dei più ferventi tradizionalisti, ha però detto che è importante coinvolgere i giovani e per farlo è lecito parlare il loro linguaggio. Poi, con una buona dose di ironia, ha chiuso con diplomazia la questione: “Gesù è stato etichettato come un mangione e un beone, ma se fosse qui oggi credo accoglierebbe e approverebbe iniziative come questa”.

Francesco Ferrara

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